3 Settembre 2021 - 9.10

Sanità: PNRR, il vicentino Mantoan in regia con Agenas

Sono in totale 15,62 miliardi di euro dedicati alla Missione 6 – sanità e salute – del Recovery Plan italiano. Tre miliardi per progetti già oggi in essere, 9,6 per nuovi progetti e altri 3 miliardi sotto forma di Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, numeri da brividi per un investimento che cambierà il volto della sanità italiana.

A fare la parte del leone nelle risorse dedicate alla sanità insieme al Ministero della Salute sarà Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitaria regionali guidata dal vicentino Domenico Mantoan, che avrà il compito di monitorare e indirizzare la spesa su circa la metà delle risorse disponibili. Ecco le prime cifre che emergono dal decreto relativo al Piano di assegnazione e di spesa delle risorse per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alle amministrazioni. Il Decreto è stato approvato dalla Ragioneria generale e si attende la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Gli allegati riportano le risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Pnrr assegnate alle singole amministrazioni titolari degli interventi e i traguardi e gli obiettivi che concorrono alla presentazione delle richieste di rimborso semestrali alla Commissione europea.

Nella Missione Salute Mantoan attraverso Agenas supervisionerà ai progetti su “Case della Comunità e presa in carico della persona” (2 mld), “casa come primo luogo di cura e telemedicina” (4 mld) fra cui l’Assistenza domiciliare integrate  assorbirà risorse per 2,7 mld, l’implementazione delle Centrali Operative Territoriali da realizzare completamente da zero con 280 milioni di euro e infine un miliardo dedicato alla Telemedicina per i pazienti cronici. Un altro miliardo andrà al rafforzamento delle cure intermedie (Ospedali di Comunità).

Il 13 agosto è stata erogata dall’Europa la prima tranche dei fondi del Recovery per l’Italia da 24,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda il sistema salute la prima tranche di Next Generation Eu per l’Italia andrà a coprire un intervento della Missione Salute che riguarda l’ammodernamento del parco tecnologico e ospedaliero con un piano di organizzazione approvato dal Ministero e dalle Regioni. L’obiettivo dichiarato è il potenziamento del livello di digitalizzazione di 280 strutture sanitarie sede di Dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA) di I e II livello entro dicembre 2025 ed il rafforzamento strutturale degli ospedali del Ssn attraverso l’adozione di un piano specifico di potenziamento dell’offerta. Le previsioni parlano di realizzare entro dicembre 2024 3.133 nuove grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico come TAC, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, sistema
radiologico fisso e angiografi. Per giugno 2026  -in coincidenza con le scadenze del maxi piano di aiuti europei – vanno realizzati 3.500 nuovi posto letto in terapia intensiva e 4.225 in terapia semi intensiva. Come noto nel dibattito ormai da mesi l’erogazione dei fondi del Recovery è legata al rispetto di una serie di condizioni, obiettivi e traguardi.

Fra le voci più consistenti riportate nel decreto di assegnazione delle risorse, figurano invece gli oltre quattro miliardi che andranno all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero di cui la metà per progetti, infrastrutture fisico-virtuali e macchinari di ultima generazione. Dentro questo maxi capitolo assumono importanza gli investimenti di secondo livello sulle infrastrutture reti e analisi dati. In particolare 3 miliardi (da varie voci) che serviranno al rafforzamento  d acquisto di strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi di dati e la simulazione con modelli predittivi. Mezzo miliardo fresco va alla ricerca biomedica pubblica gestita dal Servizio Sanitario Nazionale

Importante il capitolo sulle risorse umane anche ai livelli manageriali e dirigenziali: 737 milioni vanno allo sviluppo delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario inclusi 94 milioni di euro destinati a finanziare le borse aggiuntive in formazione di medicina generale, 8 milioni per corsi di formazione sulle infezioni ospedaliere. Questi ultimi interventi saranno cogestiti fra Ministero della Salute, Tesoro e Ministero dell’Università e della Ricerca.

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