Agenti di polizia provinciale aggrediti selvaggiamente da due bracconieri

L’episodio è accaduto qualche giorno fa a Quinto Vicentino ed è riportato nell’edizione odierna de “Il Giornale di Vicenza” a pagina 24 dell’edizione cartacea a firma di Franco Pepe. Due uomini, padre e figlio, R.C. e V.C. sono stati denunciati. Tre agenti di polizia provinciale in servizio di vigilanza hanno udito un richiamo acustico provenire dal retro dell’abitazione dei due. Alla vista degli agenti che, dopo essersi avvicinati alla casa hanno notato un posatoio d’invito per gli uccelli, il figlio ha tentato di nascondere il richiamo, tutto questo mentre il padre è appostato in una barchessa con un fucile con silenziatore. Quest’ultimo cerca di fuggire e, dopo una colluttazione con uno degli agenti, che riesce a strappargli il fucile di mano, il figlio dà in escandescenze ed aggredisce violentemente uno degli agenti. Gli altri due riescono a bloccarlo ed ammanettarlo mentre il padre si avvicina minaccioso brandendo un palo. Si ferma solo quando uno degli agenti esplode un colpo in aria. Ma la colluttazione continua quando il figlio ammanettato lamentando un dolore, si fa allentare le manette e tenta nuovamente di aggredire gli agenti. Sul posto vengono chiamati i carabinieri, l’ambulanza del 118 e il comando provinciale.
Il figlio è stato sottoposto a Tac e visitato in psichiatria mentre uno degli agenti è stato medicato. Nell’abitazione dei due vengono trovati 5 fucili regolarmente denunciati, oltre mille cartucce e 3 uccelli protetti in frigorifero e un’altra cinquantina di uccelli probabilmente non cacciabili. Le armi e le munizioni sono state sequestrate. I due saranno indagati per diversi reati e il figlio, in particolare, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.