ECONOMIA – Due aziende vicentine finaliste ai Kaizen Award

Sono state selezionate le «magnifiche 12» che parteciperanno alla finale della prima edizione italiana dei Kaizen Award. Tra loro due aziende vicentine che, come le altre aziende finaliste, hanno manifestato grande attenzione ai temi Kaizen del miglioramento continuo, presentando progetti strutturati ed innovativi: i progetti sono stati infatti caratterizzati dal forte coinvolgimento di team interfunzionali, nella logica dell’ “bottom-up”, e per questo destinati a perseguire il miglioramento continuo dei processi aziendali coinvolti: la Polidoro di Schio e la Pietro Fiorentini di Arcugnano. Imprese e organizzazioni diverse, per settori e dimensioni, ma con un minimo comune denominatore: la voglia di guardare avanti, accettando le sfide del mercato, coinvolgendo le persone nei vari livelli aziendali. Per loro in palio, nella finale prevista oggi (Auditorium Biagi, nella biblioteca Salaborsa, Bologna, ore 15), percorsi di formazione al miglioramento continuo, la consegna del premio durante  l’evento annuale con il pioniere e fondatore di Kaizen Institute, Masaaki Imai, a novembre 2017 oltre alla partecipazione ai Kaizen Award Global 2018 (la prima edizione a livello internazionale del premio) dove avranno l’opportunità di vincere una «Insight Experience» in Giappone. Ecco l’elenco completo: per le aziende sotto i 250 dipendenti, Amcor di Soliera (Modena), Polidoro di Schio (Vicenza) e Interroll di Cornaredo (Milano). Per le imprese con più di 250 dipendenti: Pietro Fiorentini di Arcugnano (Vicenza), Lavazza di Gattinara (Vercelli), Metal Work di Concesio (Brescia), Carpigiani di Anzola dell’Emilia (Reggio Emilia), Electrolux di Forlì (Forlì-Cesena).Per le organizzazioni sanitarie: Fondazione Poliambulanza di Brescia, Azienda Ospedaliera – Universitario Senese di Siena, Ente Ospedaliero Ospedali Galliera di Genova e Asl Toscana Centro di Firenze. “Scegliere non è stato facile – spiegano Bruno Fabiano e Carlo Ratto, founding partner di Kaizen Institute Italia – ma siamo certi che i progetti rimasti in gara racconteranno perfettamente alla giuria il miglioramento continuo e i suoi risultati. Durante gli audit abbiamo visto persone impegnate e appassionate che hanno messo in atto strategie che hanno portato a risultati quali miglioramento della produttività, del processo e del prodotto, allargamento dei mercati, maggiore soddisfazione del cliente, ridefinizione degli spazi aziendali per una più efficace organizzazione del lavoro. La carta d’identità, in fondo, dell’azienda vincente”.