17 Marzo 2021 - 10.22

Qualità dell’abitare, Vicenza si candida a tre maxi finanziamenti per 45 milioni di euro

L’ambito dell’ex Fiera al Giardino Salvi, l’ex scuola Giusti, l’erp di via Bonollo e l’ex Guardia di Finanza; quello dell’ex Macello, piazza Matteotti e il pensionato di San Pietro; il Villaggio Giuliano di Campedello con le scuole dell’infanzia e primaria: sono queste le tre grandi sfide con cui il Comune di Vicenza concorre ai finanziamenti messi in campo dal Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. 

Sul piatto il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze e quello per i Beni e le attività culturali e per il turismo, alla fine del 2019 ha messo 853 milioni di euro per la promozione di processi di rigenerazione di tessuti e ambiti urbani particolarmente degradati.

I Comuni con più di 60 mila abitanti sono stati invitati a farsi avanti con un massimo di tre proposte, finanziabili ciascuna fino a 15 milioni di euro. 

Ogni proposta deve rispondere a requisiti molto stringenti e selettivi in termini di innovazione “green” e sostenibilità, con un’attenzione particolare all’edilizia residenziale pubblica e al recupero di spazi che promuovano la coesione sociale, la qualità della vita dei cittadini, la cultura.

“Si tratta di un’occasione da non perdere – dichiara il sindaco Francesco Rucco – a cui il Comune di Vicenza non si è fatto trovare impreparato. Concorriamo con tre grandi temi di rigenerazione urbana, tutti strategici per la città di domani. Da tempo sosteniamo infatti che il futuro di Vicenza non può più prevedere consumo di suolo, ma recupero dell’esistente. Purtroppo, però, riqualificare e dare nuova vita al patrimonio pubblico su larga scala ha costi insostenibili per le casse comunali. Ben venga questo finanziamento dello Stato a cui ci candidiamo con grande determinazione”.

Questa mattina, quindi, la giunta comunale ha dato il via libera alla presentazione delle tre proposte.

“Ogni progetto –  precisa l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi – è corredato da una dettagliata relazione che illustra passo passo l’adesione ai criteri del programma interministeriale. Ottenere questi finanziamenti potrà peraltro generare non solo benefici immediati in termini di lavori pubblici da affidare alle imprese, ma anche uno stimolo alla riqualificazione del vicino patrimonio privato”.   

Per quanto riguarda la proposta che dal Giardino Salvi arriva fino alla contra’ della Rocchetta, 4,5 milioni di euro sono previsti per la riqualificazione dei padiglioni dell’ex Fiera, altrettanti per il recupero dell’ex scuola Giusti e per il restauro dell’attigua Loggetta Longhena, mentre 6 milioni di euro vengono chiesti per riqualificare l’area e gli immobili di edilizia residenziale pubblica di via Bonollo e dell’ex caserma della Guardia di Finanza.

Sempre in centro storico, tra la cosiddetta Isola e il quartiere di San Pietro, si chiede un finanziamento di 11 milioni di euro per la ristrutturazione edilizia e l’ampliamento del pensionato San Pietro, di proprietà Ipab, e di 4 milioni di euro per il recupero dell’ex Macello da destinare a parcheggio, con la conseguente riqualificazione di piazza Matteotti.

Infine, la terza proposta riguarda l’area del Villaggio Giuliano di via Bertolo, a Campedello. In questo caso, oltre alla riqualificazione energetica e funzionale del complesso anni ’50 che ospita un centinaio di alloggi sociali per 13,5 milioni di euro, si prevede anche il recupero del vicino polo scolastico con le scuole dell’infanzia e primaria, per 1 milione e mezzo di euro.

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