30 Aprile 2022 - 10.26

Buongiorno Vicenza: Quando la post verità supera il reale

Una settimana, solo una settimana e possiamo dire di aver assistito ad uno storytelling sull’Amministrazione della città che dovrebbe far riflettere molti di noi. Ma andiamo con ordine.

Primo scatto. Cerimonia del 25 aprile. Piazza dei Signori. Dopo due anni di Covid e di stop alle manifestazioni si torna alle cosiddette aperture. Un termine che viene declinato anche politicamente da Francesco Rucco, che chiama sul palco, come relatore ufficiale per conto della città di Vicenza, l’onorevole Luigi D’Agrò, veterano della Prima Repubblica, orgogliosamente democristiano, mente brillante della Balena Bianca bassanese e veneta. Rucco fa un intervento ricco di riferimenti al dramma ucraino e sviluppa il suo ragionamento sull’importanza della pace, D’Agrò ricama ed approfondisce sulla condanna ai totalitarismi ma non fa sconti agli integralismi dell’Anpi. Eppure la storia di quella giornata viene raccontata con la lista degli assessori di Rucco presenti ed assenti, recuperando l’antico vizio di una certa sinistra di elencare i buoni e cattivi – come se essere in piazza fosse un dovere e non esserci un’automatica sentenza di filofascismo – , si racconta di quante volte è stata suonata Bella Ciao, si sottolinea che nè Rucco, nè D’Agrò hanno esaltato i valori della Resistenza – anche Elena Pavan a Bassano, per la verità, si macchia della stessa colpa -. Quindi ad apertura dal Centrodestra corrisponde chiusura dal Centrosinistra e lo storytelling più comodo, perché sia l’intervento di Rucco che quello di D’Agrò richiederebbero lo sforzo di leggere qualche libro in più oltre a quelli inseriti nel Pantheon del politically correct.
2 a 0 per il centrodestra per modernità e laicità.

Secondo flash. Qualche giorno fa arriva una buona notizia dal fronte Agsm-Aim. Il Bilancio appena approvato produce un utile importante e ben oltre le aspettative per le casse del Comune di Vicenza, un’occasione d’oro per verificare quale sensibilità politica sia rappresentata da questa Amministrazione descritta nella multiverità del 25 aprile come pericolosamente a destra.
Rucco entra a gamba tesa negli uffici del suo assessore al Bilancio, Marco Zocca, e mette il cappello su una quota significativa di quell’utile per un fondo di emergenza dedicato alle famiglie vicentine in grave difficoltà economica per l’aumento delle bollette dell’energia.
C’è qualcosa di più politico di questo? Non ci hanno spiegato da sempre che la linea di un’Amministrazione si vede negli atti concreti che produce?

Cosa rimane? Un’interrogazione surreale di Raffaele Colombara, sempre molto informato dal suo intelligence nella Multiutility, che spiega quanto poco stia facendo in questa direzione lo stesso Rucco ed alcuni articoli invisibili nella cronaca locale.
Eppure il fatto politico c’è ed è evidente.

Delle due l’una, o Rucco si racconta tanto male o chi lo descrive è in evidente malafede. C’è anche una terza possibilità, ossia la consapevolezza che la verità nel raccontare ciò che succede in città richieda tempo, approfondimento e verifica delle informazioni, mentre la post verità raccontata davanti a qualche macchinetta del caffè è sempre molto più semplice ma, nel tempo, potrebbe diventare quella in cui tutti credono.

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