10 Giugno 2022 - 10.52

360 studentesse vicentine dei licei per il Girls & Science

Oggi la cerimonia conclusiva dell’iniziativa promossa da Apindustria Confimi Vicenza che ha visto la partecipazione di oltre 360 studentesse del 2°, 3° e 4° anno dei licei Fogazzaro, Lioy, Pigafetta e Quadri

Da oggi per oltre 360 studentesse dei licei di Vicenza le materie STEM fanno un po’ meno paura: anzi, sono diventate una vera e propria passione, che potrebbe guidarle verso la scelta – dopo la maturità – di percorsi di studio e di carriera ricchi di opportunità e soddisfazioni. Si è conclusa formalmente ieri sera la prima edizione del progetto Girls & Science, promosso da Apindustria Confimi Vicenza con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza e il coinvolgimento degli istituti scolastici Fogazzaro, Lioy, Pigafetta e Quadri di Vicenza.

I laboratori

Il progetto, partito nel novembre dello scorso anno e sviluppatosi per buona parte dell’anno scolastico 2021-2022, ha visto l’organizzazione di 25 laboratori esperienziali durante i quali le studentesse hanno potuto toccare con mano apparecchiature tecnologiche e fare esperimenti in diversi aree: intelligenza artificiale, ingegneria dell’innovazione del prodotto, matematica, ingegneria dell’informazione, robotica, astronomia, scienze chimiche, fisica, ingegneria industriale, geoscienze e sismica superficiale, i materiali del futuro, biologia-bioinformatica-biotecnologia, programmazione di droni, materiali di riciclo e biodegradabili, ingegneria ambientale, oltre all’applicazione del metodo scientifico nella criminologia.

Complessivamente sono state ben 367 le studentesse che hanno partecipato ai laboratori, organizzati al di fuori del normale orario di lezione presso i quattro licei aderenti, che hanno così aperto le proprie porte anche alle studentesse degli altri istituti scolastici coinvolti.

Il tutto con il coinvolgimento di partner prestigiosi a livello nazionale e internazionale, a partire dall’Università degli Studi di Padova e il CERN di Ginevra.

Il contest

In occasione dei laboratori, alle partecipanti sono state lanciate anche alcune “sfide” progettuali, su temi scelti da alcuni imprenditori e aziende del territorio.

Al contest hanno partecipato in tutto 17 studentesse, suddivise in 5 gruppi di lavoro composti da alunne di diversi istituti scolastici. Proprio questi progetti sono stati premiati ieri sera, presso la sede di Apindustria Confimi Vicenza, alla presenza del presidente dell’Associazione Mariano Rigotto, della presidente del Gruppo Donne Alice Borsetto, e dei rappresentanti dei licei partner dell’iniziativa.

Al primo posto si sono classificate Emma Baratto, Jedidiah Chinecherem, Giorgia Meggiolaro ed Elisabetta Vigolo con “hAPPy”, una app da loro ideata e programmata pensata per aiutare i giovani che attraversano momenti emotivamente difficili, favorendo la condivisione delle emozioni negative; il tutto integrando lo strumento con alcune possibili fonti di introiti – come l’inserimento di pubblicità o la vendita di gadget – in un’ottica di autofinanziamento.

Gli altri progetti presentati hanno simulato un sistema planetario e relative forme di vita; la creazione di nuovi materiali plastici e detergenti a partire dalle bucce d’arancia; il progetto di un drone dotato di braccio meccanico per raccogliere i piccoli rifiuti dispersi lungo li fiumi; infine un QR code per evidenziare il quantitativo di acqua utilizzata per produrre i jeans in un’ottica di informazione ai consumatori e promozione della sostenibilità come leva di marketing.

Il commento

«Voglio sottolineare che tutti i progetti sono stati davvero di altissimo livello, anche considerando l’età molto giovane delle partecipanti – commenta Alice Borsetto -. Tutte ci

hanno messo davvero tantissimo impegno ed entusiasmo, sottraendo tempo agli altri impegni personali e senza sconti in termini di partecipazione alle lezioni e alle verifiche scolastiche. Oggi spesso si accusa i giovani di essere svogliati o peggio ancora arroganti, in realtà tutte le partecipanti ai laboratori si sono dimostrate estremamente partecipi e con il desiderio di imparare: non solo, abbiamo ricevuto anche molti ringraziamenti per l’opportunità che è stata loro offerta. Anche per questo motivo, pur se nominalmente come in tutti i concorsi c’è un gruppo vincitore, non abbiamo assegnato i premi in base al loro valore, ma alla continuità rispetto all’argomento del laboratorio e al tema del progetto scelto da ogni gruppo».

Vincitrici e premi

Così, le studentesse che hanno messo a punto l’app parteciperanno ad uno stage full immersion di un mese all’Università di Padova; il gruppo che ha ideato il drone sarà ospitato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che ha nella robotica uno dei propri ambiti di specializzazione; mentre le studentesse che hanno concepito il QR code svolgeranno uno stage retribuito in un’azienda. E ancora, le studentesse che hanno studiato le applicazioni delle bucce d’arancia visiteranno delle aziende innovative; infine il gruppo che si è dedicato alla possibilità di vita extraterrestre effettuerà una visita guidata di tre giorni all’Istituto di Fisica Nucleare di Trieste.

Un’opportunità per le studentesse, per le aziende e per il territorio

A sottolineare la valenza del progetto è anche il presidente di Apindustria Confimi Vicenza Mariano Rigotto: «Questo progetto risponde allo stesso tempo a diverse istanze sociali, economiche e anche culturali. C’è una prima questione legata alla parità di genere: abbiamo messo le studentesse nelle condizioni avvicinarsi alle materie STEM, superando gli stereotipi e valorizzando i loro talenti. Non dimentichiamo che i percorsi di carriera legati alle materie tecniche e scientifiche sono anche quelli che oggi offrono le migliori opportunità professionali, anche sul piano economico. Allo stesso tempo, avvicinare le studentesse alle materie STEM significa in prospettiva incrementare il numero di giovani in possesso di quelle specializzazioni che oggi sono sempre più richieste nel mondo del lavoro e che le nostre imprese faticano a trovare, salvaguardando così non solo le singole aziende ma in prospettiva anche lo sviluppo economico di tutto il nostro territorio. Perché non dobbiamo dimenticare che il nostro benessere economico continua a essere basato su una fortissima vocazione manifatturiera, che richiede però competenze tecniche e scientifiche».

Il tutto con il pieno supporto dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza. Va sottolineato a questo riguardo che il progetto ha visto per la prima volta cooperare in modo così stretto tutti i licei cittadini, e un contributo fondamentale è stato fornito anche dai docenti referenti per ciascun istituto scolastico.

Sviluppi futuri

Sulla base di questi risultati estremamente lusinghieri, già si pensa agli sviluppi futuri: Apindustria Confimi Vicenza ha in programma, infatti, di ripetere l’esperienza anche per l’anno scolastico 2022-2023 e, a fronte delle richieste già pervenute da altri istituti scolastici del Vicentino, si sta valutando la possibilità di ampliare ulteriormente il progetto.

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