27 Febbraio 2018 - 17.34

VICENZA – Per Luciano Fontana l’Italia è “un Paese senza leader”

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Domani alle 18.00, nella prestigiosa Sala Palladio di Bonin Longare sede di Confindustria Vicenza, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, presenta il suo nuovo libro “Un paese senza leader” recentemente uscito per i tipi di Longanesi. Non si tratta però di una semplice presentazione perché a dialogare con l’autore ci sarà “il padrone di casa” Luciano Vescovi, attuale presidente di Confindustria. La discussione, moderata da Marino Smiderle, verterà su temi di stringente attualità: il libro di Fontana racconta e analizza il declino della classe politica italiana, incapace di esprimere un leader in grado di guidare il paese al di fuori di una stagnazione ormai ventennale. Per Fontana, il nostro sistema sembra congegnato appositamente per produrre un’incertezza permanente e una frammentazione del quadro politico che hanno come risultato quello di rendere estremamente effimera la vita dei soggetti che vi si agitano. Una fragilità, quella della nostra classe dirigente, che si riverbera in ogni ambito della vita del paese e da politica diventa civile ed economica.Per questo il dialogo fra Fontana, acuto commentatore politico e Vescovi, imprenditore con incarichi istituzionali, si può rivelare decisamente proficuo. Siamo pochi giorni dalle elezioni politiche, nel mezzo di una campagna elettorale piuttosto povera di contenuti, spetta allora a chi nella società civile occupa posizioni di responsabilità – di leadership appunto – prendere la parola per offrire un contributo, in termini di analisi e commento almeno, per trovare il modo di vincere l’incertezza che alimenta il presente e minaccia il futuro del paese.  Con la penna esperta del giornalista politico e d’inchiesta, Luciano Fontana tratteggia un’Italia amara in “Un paese senza leader”. Direttore del Corriere della sera dal 2015, Fontana si chiede come sia possibile che negli ultimi due decenni non ci siano leader in grado di affrontare tutte le difficoltà che il nostro Paese ha e che rimangono ormai irrisolte da molto tempo. La causa è proprio l’incapacità politica di rimanere a lungo, di creare attorno a se un tessuto politico di fiducia e di durata. Ogni capo di governo rimane infatti troppo poco tempo in carica per poter costruire qualcosa di duraturo e le necessarie alleanze che si profilano all’orizzonte danneggiano tremendamente l’Italia. Quello che ci vorrebbe, per Fontana, è un leader forte con un’idea politica ben delineata e che non ceda ad eventuali compromessi, continuando dritta e seria per la propria strada. Questo invece non accade ormai da molto tempo e la conseguenza è l’incertezza e l’amarezza di un Paese senza direzione e senza politica, letteralmente allo sbaraglio. Chi allora ci può o ci potrebbe rappresentare? Che caratteristiche deve avere la nuova leadership? L’analisi di Fontana in “Un paese senza leader” è chiara e molto precisa, non lascia scampo a dubbi o a possibili abbagli. Ne consegue un saggio interessante, certo amaro, ma che si delinea guida per il futuro.

 

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