3 Febbraio 2017 - 16.39

VICENZA – Le ambre della principessa… in città

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Al via a Vicenza alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari di Intesa Sanpaolo la mostra Le ambre della principessa: arte, storia e archeologia si intrecciano alla scoperta di antiche civiltà italiche

Da Ruvo di Puglia a Vicenza, in mostra una collezione ricca di personalità e di storia con reperti risalenti al VI-IV secolo a.C.
Riunito per la prima volta il prezioso corredo funerario di una principessa apula grazie alla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Quarto appuntamento della rassegna Il Tempo dell’Antico. Ceramiche attiche e magnogreche dalla collezione Intesa Sanpaolo

Vicenza, 3 febbraio 2017 – Alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, apre oggi al pubblico l’esposizione Le ambre della principessa. Storie e archeologia dall’antica terra di Puglia, quarto appuntamento del progetto Il Tempo dell’Antico. Ceramiche attiche e magnogreche dalla collezione Intesa Sanpaolo.

L’esposizione, curata da Federica Giacobello, indaga il contesto storico-culturale e il fenomeno del collezionismo di vasi antichi che nell’Ottocento portò alla formazione, ad opera della famiglia Caputi, della raccolta oggi Intesa Sanpaolo. In mostra, accanto ad alcune delle ceramiche più rappresentative della collezione, con la collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono esposte importanti testimonianze da Ruvo di Puglia, risalenti al periodo dal VI-IV secolo a.C., tra cui uno degli affreschi della decorazione parietale della misteriosa Tomba delle Danzatrici di Ruvo e il ricco corredo funerario di una principessa apula, con ambre e preziosi ornamenti, da cui il titolo della mostra. Ai beni di lusso deposti nella Tomba delle Ambre apparteneva anche la celebre kalpis con ceramografi, il vaso capolavoro della raccolta della Banca.

Le ceramiche della raccolta di Intesa Sanpaolo conservata a Palazzo Leoni Montanari sono inserite in un percorso espositivo che fonde i tesori archeologici con la storia della collezione stessa, sottolineando una volta di più il valore di un corpus rispetto alla semplice somma dei suoi componenti e come la sua evoluzione storica possa diventare essa stessa elemento espositivo degno di narrazione.

Le illustrazioni ottocentesche in esposizione – tra cui i fogli dipinti in prestito dal Pontificio Seminario Regionale Pugliese di Molfetta – documentano come ai reperti di Ruvo furono subito riconosciute eccezionale qualità e straordinaria bellezza. La mostra si avvale inoltre della collaborazione scientifica dell’Università degli Studi di Bari che da tempo si dedica allo studio e alla ricostruzione archeologica di Ruvo e del suo territorio.

L’esposizione è la quarta de Il Tempo dell’Antico, il progetto espositivo dedicato alla valorizzazione della raccolta di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo. La collezione è composta da oltre cinquecento vasi rinvenuti nelle antiche sepolture di Ruvo di Puglia, realizzati dal VI al III secolo a.C. nelle officine dell’Apulia e della Lucania o importati da Atene per essere collocati nelle tombe come beni di prestigio o oggetti funzionali al rituale funerario. Il progetto si declina in esposizioni tematiche che presentano, a rotazione, nuclei di opere selezionate dalla raccolta. Attingendo dal ricco patrimonio di immagini dipinte sui vasi, si costruiscono percorsi che illustrano vari aspetti della società, della cultura e dell’arte in Grecia e nella Magna Grecia tra il V e il IV secolo a.C.

IL PROGETTO ESPOSITIVO ‘IL TEMPO DELL’ANTICO’

Il progetto espositivo denominato Il Tempo dell’Antico è dedicato alla valorizzazione e alla condivisione con la collettività della collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche. La raccolta si compone di un ingente corpus di oltre cinquecento reperti provenienti dai corredi tombali di Ruvo di Puglia, fiorente centro antico nell’attuale provincia di Bari. I vasi dipinti, che nell’insieme forniscono una significativa testimonianza della cultura e dell’arte della Grecia d’Occidente, furono prodotti tra il VI e il III secolo a.C. nelle officine ceramiche dell’Apulia e della Lucania o importati da Atene.
Dopo un paziente lavoro di restauro e un’accurata fase di studio e catalogazione scientifica durata molti anni, che ha portato alla pubblicazione del catalogo ragionato della collezione, le ceramiche attendono di accostarsi allo sguardo del pubblico.
L’iniziativa Il Tempo dell’Antico nasce con l’intento di agevolare questo incontro. Il progetto espositivo, che si avvale della curatela scientifica dell’archeologa Federica Giacobello dell’Università degli Studi di Milano, presenta a rotazione nuclei di vasi selezionati su base tematica dalla raccolta. Attingendo dal vasto patrimonio figurativo rappresentato dalle pitture vascolari, si delineano percorsi volti a illustrare alcuni aspetti della vita e della cultura del mondo greco e magnogreco tra V e IV secolo a.C.
I diversi e sempre nuovi allestimenti sono ospitati nelle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale e culturale della Banca a Vicenza, nel cui deposito è conservata l’intera collezione. Due ambienti al piano nobile, le sale dell’Antica Roma e dell’Antico Testamento – quest’ultima suggestivamente ornata da motivi classicheggianti – sono stati appositamente e stabilmente adibiti alla presentazione permanente delle ceramiche. Le scene dipinte sui vasi dagli antichi pittori aiuteranno a comprendere il quotidiano di un mondo che si riteneva in gran parte perduto, nonché a ritrovare in esso alcune particolarità del nostro vivere di oggi.
Dopo Le ore della donna, Il viaggio dell’eroe e Dioniso. Mito, Rito e Teatro, la quarta edizione del progetto, intitolata Le ambre della principessa. Storie e archeologia dall’antica terra di Puglia, indaga in particolare il contesto storico-culturale e il fenomeno del collezionismo di vasi antichi che nell’Ottocento portò alla formazione, ad opera della famiglia Caputi, della raccolta oggi Intesa Sanpaolo.

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