5 Gennaio 2017 - 11.24

VICENZA- Immigrazione selvaggia: Donazzan attacca Variati

“Variati, camaleonte della politica sull’immigrazione, a lungo ha praticato l’accoglienza diffusa e ora, visto il fallimento di queste scelte, si smarca e diventa improvvisamente intransigente. Il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza, con una capriola ideologica, oggi assume atteggiamenti di rigore e di condanna sul sistema dell’accoglienza degli immigrati. Se queste posizioni di tutela dell’interesse della cittadinanza fossero state prese a tempo debito, forse oggi non ci troveremmo nello scenario attuale”.
Così in una nota congiunta i candidati della lista ‘Patto fra Comuni’, Lega Nord – Forza Italia – Fratelli d’Italia, commentano la presa di posizione del presidente della Provincia di Vicenza dopo i fatti di Cona e di Vicenza.

“La protesta davanti alla Caserma Sasso da parte degli immigrati è stata evidentemente orchestrata e sapientemente gestita. Lascia sgomenti la retromarcia politica di Variati davanti all’evidenza dei fatti. La situazione è sfuggita di mano a chi fino all’altro giorno ha predicato il dovere dell’accoglienza: sono miseramente fallite le politiche governative, che hanno disseminato nel territorio veneto migliaia di illustri sconosciuti, oltre 14 mila immigrati che si sono andati ad alimentare il sottobosco della clandestinità.
A lungo Variati ha collaborato con i prefetti mantenendo la linea del ministro Alfano e del Governo nella ricerca di cooperative, associazioni nonché di edifici dismessi e disabitati da trasformare in ostelli e rifugi per immigrati con paradossi evidenti che sin da subito hanno lasciato stupita la maggioranza dei cittadini.
Lo Stato ha trovato i soldi per affittare, tramite i professionisti dell’accoglienza, alberghi, capannoni, appartamenti, ma non aveva denaro alcuno per garantire l’adeguamento della pianta organica delle Forze dell’Ordine”.

“I candidati della lista ‘Patto fra Comuni’ – prosegue la nota – manifestano tutta la loro preoccupazione per l’incapacità dimostrata finora da Variati, anche a livello nazionale in quanto presidente dell’UPI, di gestire la situazione. Le amministrazioni che sosterranno le liste in appoggio al presidente Variati, danno il loro tacito assenso ad una politica migratoria che oggi abbiamo le prove essere fallimentare.
Chi non ha mosso un dito per fermare i flussi migratori non può oggi camaleonticamente cambiare casacca per evitare l’assunzione di responsabilità per quanto fatto”.

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