13 Giugno 2025 - 11.46

Veneto – Due tunisini rubano auto, poi massacrano di botte proprietario che aveva denunciato il furto

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Aveva denunciato il furto della sua Opel Corsa, parcheggiata davanti casa. Il giorno dopo è stato aggredito brutalmente nella propria abitazione a Monselice da due uomini che lo hanno colpito con calci e pugni, gli hanno rubato un televisore e lo hanno minacciato di morte per vendetta. Protagonisti della spedizione punitiva, avvenuta il 26 maggio scorso, due cittadini tunisini di 25 e 20 anni, ora arrestati dai carabinieri su ordine della Procura di Rovigo.

I due sono accusati di rapina, lesioni personali e danneggiamento in concorso, mentre al solo 25enne sono contestati anche atti persecutori e porto abusivo di arma, per essersi nuovamente presentato, armato di coltello a serramanico, sotto casa della vittima nei giorni successivi, minacciandolo e costringendolo a dormire in auto vicino alla caserma dei Carabinieri.

Durante le perquisizioni a carico del 25enne sono stati rinvenuti 18 grammi di hashish, 32.820 euro in contanti, 43 chili di fuochi d’artificio, la TV rubata e il coltello usato per le minacce. Si indaga sull’origine dei petardi, probabilmente frutto di furto, e sulla provenienza del denaro, che potrebbe essere legato al traffico di droga.

Il 25enne è stato trasferito nel carcere di Rovigo, mentre il 20enne si trovava già detenuto per altra causa.

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