25 Febbraio 2023 - 6.56

Uno Iat in Viale Roma

Conversazione captata in treno, tratto Padova-Vicenza, a proposito di turismo e città che ci pensano.

“Vicenza è una città che offre straordinarie bellezze, ma quando un turista esce dalla Stazione non trova nessun punto informativo che gli sia di supporto nell’esplorazione della città. Per riuscire a trovare un approdo che lo accompagni, deve attraversare prima Viale Roma e poi tutto Corso Palladio per arrivare in zona Teatro Olimpico, perchè nessuno ha pensato a semplificare un percorso così accidentato per facilitare l’approdo del turista? Normalmente in zona Stazione, in città anche meno importanti della nostra, un minimo di informazione turistica è strutturata e organizzata proprio da quelle parti”.

Questo semplice siparietto suscita una riflessione che, specie in costanza di una campagna elettorale ancora abbastanza addormentata, che affascina la cronaca prevalentemente per la solitudine dei numeri due che sgomitano per ritagliarsi uno spazio tra i palchi e le colombe di Francesco Rucco e Giacomo Possamai, dovrebbe pensare un po’ di più alle cose da fare o da sistemare.

E’ vero che fuori dalla Stazione non c’è praticamente nulla.

Un presidio della Polizia Municipale sempre ben chiuso, dove gli agenti, se ci sono, se ne stanno all’interno probabilmente in stile MI5, che si nota solo quando, all’imbrunire, accende l’insegna luminosa.

Due edifici ai lati opposti dell’ingresso su Viale Roma. Uno è un bar aperto, l’altro anch’esso ben chiuso. Facciamo qualche telefonata dalle parti di Palazzo Trissino, chiediamo che destino sia previsto per quel fabbricato molto Sixties nella sua architettura, che da molti anni ha chiuso i battenti, nel progetto di trasformazione di Campo Marzo, uno dei cardini del programma elettorale del Centrodestra e praticamente ignorato dal Centrosinistra. Pare che ne sia prevista la demolizione.

Premesso che, se la notizia fosse confermata, significherebbe che chi lo ha pensato dovrebbe essere messo, metaforicamente, ai lavori forzati, perché azzopperebbe la prospettiva dell’ingresso in viale Roma dalla Stazione che ha da sempre questi due edifici, quale funzione dello stabile, attualmente chiuso, sarebbe migliore di un punto informativo per i turisti? E’ più sensato che chi scende dal treno trovi le informazioni di fronte alla Stazione o in piazza Matteotti?

Certo è una domanda retorica, ma vale la pena di farla perchè qui il buon senso rischia di essere smarrito dall’approssimazione, non si capisce se a carico dell’Amministrazione, del funzionario comunale o del professionista incaricato di redigere il piano sul Campo Marzo del futuro.

Consigli non richiesti al sindaco presente e in arrivo: sarebbe tanto difficile rendere palese la presenza della Polizia Municipale davanti alla Stazione? I vigili urbani sono percepiti più come i bobbies inglesi che come l’MI5 dal vicentino medio, meglio quindi che aprano le porte del presidio dell’ex biglietteria delle FTV e si facciano vedere.

E soprattutto quel benedetto edificio chiuso che – notizia da confermare – rischia di essere abbattuto, venga invece recuperato e assegnato allo IAT, che troverebbe così una sede più logica di quella lontana e molto meno funzionale alle esigenze del turista di Piazza Matteotti.

Un po’ di buon senso evita sempre errori di prospettiva.

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