9 Dicembre 2022 - 10.04

Taglio del nastro ufficiale per i presepi di Jesolo

Ieri lunedì 8 dicembre, il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, ha benedetto lo Jesolo Sand Nativity, quest’anno intitolato “Sculture di Pace”. Insieme all’amministrazione, alla cerimonia ha partecipato anche il vescovo di Kiev, monsignor Oleksandr Yazlovetskij, il quale ha ricevuto dal patriarca la Luce della pace di Betlemme, giunta a Jesolo grazie al gruppo scout della città.

Il percorso, composto da 10 sculture realizzate da 14 artisti provenienti da tutto il mondo, racconta episodi evangelici che rappresentano la pace come valore universale. Slegata dalla tradizione religiosa è, invece, l’opera “La tregua di Natale” che racconta un episodio storico realmente accaduto: nel Natale del 1914, durante il primo conflitto mondiale, le truppe britanniche e quelle tedesche stabilirono un cessate il fuoco spontaneo su diverse linee del fronte, deponendo le armi e giocando una partita di calcio. A impreziosire l’edizione 2022 è l’opera lignea “Il leone alato di Vaia”, realizzata per l’occasione dallo scultore Marco Martalar. L’artista ha portato a valle con sé un’altra delle sue straordinarie opere dall’Altopiano di Asiago, dove vive e lavora. La scultura è realizzata con elementi di scarto di abete rosso e sfridi di faggio raccolti nei boschi delle Dolomiti, abbattuti dalla tempesta Vaia nel 2018, e rappresenta il leone alato raffigurato sulla bandiera della Regione Veneto, unica al mondo a contenere la parola “Pace”. “Il leone alato di Vaia” è composto da 1.500 pezzi di legno e ha un peso di circa 500 chilogrammi. Misura 3 metri d’altezza, 5 di profondità e 2 di larghezza.

“Questa edizione di Jesolo Sand Nativity è particolarmente importante, perché compie 20 anni e possiamo dire che rappresenta una scommessa vinta nel prolungare la stagionalità, e poi perché lancia un messaggio forte di pace ma anche di speranza al popolo ucraino e alle terre oggi martoriate dalla guerra – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti -. Abbiamo cercato di essere vicini al popolo ucraino con donazioni e manifestando la nostra vicinanza, ecco perché siamo così felici che il patriarca Moraglia abbia accettato il nostro invito e onorati di poter avere con noi Sua Eccellenza il vescovo Alessandro”.

Insieme al sindaco, a rappresentare l’intera giunta, anche l’assessore al Turismo Alberto Maschio: “È incredibile come in vent’anni lo Jesolo Sand Nativity sia riuscito ad essere migliore ogni anno. È un’opera d’arte ma è anche molto altro: amore, beneficenza e comunicazione. Oggi raccontiamo la nostra località ma lanciamo anche un messaggio universale di pace, di vicinanza al popolo ucraino ma non solo”.

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