MARANO VIC.NO – Tutti al Concerto di Natale!

Lunedì 26 dicembre, alle 20.30, nella Chiesa Arcipretale di Marano Vicentino, si terrà la 25ª edizione del Concerto di Natale, proposto dal Coro Ciclamino in collaborazione con il Gruppo Donatori di Sangue. Sarà ospite il Coro ‘Voci del Sile’ da Quinto di Treviso e si esibiranno anche le formazioni locali Schola Cantorum e i bambini delle Piccole Voci con i ragazzi dei Limoni Blu, nonché il Coro femminile delle Ladiesis.
Questo appuntamento chiude i festeggiamenti per i 70 anni del Ciclamino e, accanto alla riproposta di significativi temi natalizi e popolari, la serata si concluderà con l’esecuzione collettiva di una serie di classici e moderni, alcuni dei quali sapientemente rivisitati dal maestro Mario Lanaro. Il desiderio è quello di esprimere la Gioia del Natale con canti particolarmente consonanti con le Festività e beneauguranti per l’Anno Nuovo, come: Da nobis pacem di Friederich Mendelsson Bertholdi, Tu scendi dalle stelle di Alfonso Maria de’ Liguori, Hallelujah di Leonard Cohen, Baba yetu (Padre nostro in swahili) di Christopher Tin e l’Hallelujah dal Messiah di Georg Friederich Handel; sotto la direzione del maestro Massimo Zulpo. Con l’Augurio che il cantare insieme nei comuni appuntamenti con le Stagioni del Tempo sia anche un Partecipare insieme e uno Sperare insieme. Grazie a tutti.

Trasferta in laguna del Coro Ciclamino
Mercoledì 21 il Coro Ciclamino di Marano Vicentino si esibirà, alle ore 11, a Palazzo Ferro-Fini, a Venezia, per gli auguri di Natale e Capodanno, in occasione della sospensione dei lavori del Consiglio Regionale Veneto. Nel cesto musicale che sarà offerto ai consiglieri, ci saranno gli autori più affermati della nostra tradizione corale, come il compianto Paolo Bon, l’inossidabile Bepi De Marzi, il maladense Mario Lanaro e il vicino, friulano, Marco Maiero, con belle composizioni natalizie e popolari. Proprio quest’anno il coro festeggia i 70 ( ! ) anni di attività, durante i quali, oltre alle abituali esibizioni e concorsi in àmbito locale, nazionale ed extra, ha anche effettuato recentemente due trasferte presso comunità di genti venete emigrate da più di un secolo nel Rio Grande do Sul in Brasile e partecipato alla serata ‘Conto cento, canto pace’ in Arena di Verona, per i 100 anni dall’inizio della Grande Guerra. Ciò testimonia un attaccamento alla tradizione corale popolare, che continua tuttora, arricchito anche dall’apertura e dal confronto con altri generi come la musica sacra, il moderno e il polifonico: anche il patrimonio musicale evolve e si allarga ad altre realtà emergenti, con cui ci si deve confrontare. L’augurio ai nostri politici è quello di lavorare positivamente per la valorizzazione delle nostre tradizioni popolari, di gioia, amicizia e pace.