MALO – Furto con inseguimento al bar “Bacco e Tabacco”, il quarto in sei anni

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MALO – Una notte decisamente movimentata per Veronica Filip, titolare del bar “Bacco e Tabacco” situato lungo la Sp 46 in via Leonardo Da Vinci, a San Tomio, dove nella notte tra sabato e domenica scorsi una banda di malviventi ha messo a segno un colpo di circa 20 mila euro fuggendo poi attraverso i campi tra San Tomio e Molina, inseguita dalla proprietaria del locale. Una reazione assolutamente comprensibile, se si considerano i 4 mila pacchetti di sigarette spariti più contanti vari sottratti dal fondo cassa e dalla macchinetta cambia monete, senza contare le due auto rubate utilizzate dai ladri per “l’occasione”.
Il furto poco dopo le quattro del mattino, mentre la titolare si trovava a Castelnovo nell’altro suo locale. Un’assenza della quale i quattro malviventi hanno approfittato, penetrando nel locale grazie all’ingresso del capannone confinante col bar. Non appena sono entrati nel locale e si sono avvicinati al bancone, però, l’allarme è scattato, mettendo in allerta la proprietaria, la quale è saltata in macchina per correre a controllare assieme al compagno, Luca Riva.
«Mi trovavo nell’altro mio locale a Castelnovo – racconta la commerciante al Giornale di Vicenza – quando ho ricevuto il messaggio che mi avvertiva dell’attivazione dell’allarme: ho subito avviato sul cellulare la visione delle telecamere interne e ho visto che c’erano delle persone nel mio bar».
Giunti sul posto, i due hanno subito individuato i ladri che se la stavano dando a gambe a bordo di una Golf, poi risultata rubata a Villaverla, e non si son dati per vinti: senza paura, la Filip e Riva hanno intrapreso un coraggioso inseguimento – sempre in contatto telefonico con i carabinieri – scoperto quasi subito dai fuggitivi che hanno quindi dato una forte accelerata, uscendo di strada a Molina e trovandosi costretti a scappare a piedi per evitare la cattura, dopo aver abbandonato l’auto in un fossato.
In sei anni per Veronica Filip questo è il quarto furto, sul quale ora indagano i carabinieri della compagnia di Schio e della stazione locale.

Di P.G.