8 Dicembre 2017 - 13.56

LONIGO – Massimo Dapporto “borghese”, in anteprima regionale

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 Vestendo i panni di Un borghese piccolo piccolo, Massimo Dapporto calca, lunedì 11 dicembre alle 21, le scene del Teatro di Lonigo. Lo spettacolo è un’anteprima regionale e ad accompagnare sul palcoscenico del Comunale il celebre attore milanese sono Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro e Federico Rubino con il regista Fabrizio Coniglio. Le musiche originali sono del premio Oscar Nicola Piovani. La pièce, in un unico atto, è una tragicommedia di agghiacciante attualità ambientata nella Roma degli anni Settanta di cui il protagonista ha la capacità di rendere sia il lato ridicolo che quello drammatico. Il borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi: umile uomo di provincia, impiegato con posto fisso al ministero, il cui più grande desiderio è “sistemare” il figlio Mario proprio in quella scrivania dove lavora da oltre trent’anni.  Come ottenere una raccomandazione? La domanda segna l’inizio della ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla loggia della Massoneria, alle cui lusinghe l’uomo cede per garantire un futuro certo al giovane, neodiplomato ragioniere. Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano. 
La morte di Mario prima, accidentalmente colpito in una sparatoria nel corso di una rapina nel giorno in cui avrebbe dovuto sostenere il concorso, e in seguito la scomparsa a causa di malattia della moglie Amalia, sua compagna di vita, inducono Giovanni a cercare di vendicarsi. Fino all’arrivo dell’agognata pensione che godrà da “piccolo borghese” quale è e suo malgrado è costretto a rimanere. 
Un borghese piccolo piccolo è un romanzo straordinario scritto da Vincenzo Cerami nel 1976; un capolavoro cinematografico diretto nel 1977 da Mario Monicelli e magistralmente interpretato da uno straordinario Alberto Sordi; una trasposizione teatrale di successo con Dapporto perfetto nell’interpretare il ruolo.  Per quale motivo riprendere un’opera del passato e riproporla oggi? Si tratta di una semplice spinta commerciale o è la volontà di richiamare una storia tremendamente attuale? Il romanzo, che si differenzia dal film in alcuni nodi narrativi essenziali, è un ritratto di agghiacciante modernità. La peculiarità del romanzo è la tinta grottesca che si cerca di ripercorrere nell’adattamento di Coniglio, in cui il protagonista è reso moderno e umano da Massimo Dapporto, grande interprete teatro italiano. 
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