23 Aprile 2023 - 11.04

Esserci o diffidare? Meglio diffidare, ma esserci

“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo proprio?”

La battuta straordinaria di Nanni Moretti in Ecce Bombo è diventata gergale e ogni tanto torna a rappresentare un tipico contenuto della politica contemporanea che ha molto a che fare con il narcisismo dell’ego e molto poco con la politica. Tradotto in vicentino e declinato sull’attualità della campagna elettorale, con la diffida legale di Jacopo Bulgarini D’Elci a Francesco Rucco, diffusa attraverso comunicati e post su Facebook per assicurarsi che non sfugga ai naviganti, è l’ovvio retropensiero che può capitare di fare.

Allora qualche giorno fa Valerio Sorrentino, in un comunicato che critica il ritorno di alcuni nomi noti del Centrosinistra, prende la mira su Antonio Dalla Pozza, ex assessore PD di Variati, ventennale presenza a Palazzo Trissino sia al governo che, prima, all’opposizione, e presenza scomoda per l’asprezza di tante sue posizioni nel passato, apprezzato da alcuni, contestato da altri.

Dalla Pozza, la settimana scorsa è stato nominato in quota PD dalla Provincia nel Consiglio di Amministrazione di SVT in sostituzione di un altro dirigente dem, Angelo Tonello, che si è dimesso per candidarsi in Consiglio Comunale. Subito dopo, sempre Sorrentino, fa un riferimento alla presenza nell’orbita di Giacomo Possamai, anche dell’ex Vicesindaco, Jacopo Bulgarini D’Elci, e ne sottolinea l’attività in riferimento ai mondi che stanno fornendo armi e munizioni alla corsa del candidato sindaco del PD. Il giorno dopo arriva la diffida legale di Bulgarini.

La spiegazione che ne viene data dal protagonista è di aver dovuto ricorrere a questo strumento di autotutela per difendere la sua reputazione professionale, ma è una spiegazione opinabile perchè la sua presenza è stata segnalata altrimenti Sorrentino, che ha una storia politica contrassegnata da uno stile sempre moderato e attento, non ha trasceso, considerato che Bulgarini forse trascura il dato che la sua notorietà magari è molto più collegata ai suoi ruoli pubblici che alla sua attività professionale. E’ un’eredità di cui bisognerebbe prendere atto nel bene e nel male. Ma mentre Dalla Pozza non si incarica di smentire il suo ritorno in qualche modo sulla scena, Bulgarini si infastidisce. Il motivo del fastidio resta ignoto perchè non c’è nulla di disdicevole se ha deciso di impegnarsi in favore di Possamai. E’ una scelta assolutamente legittima e che dovrebbe, al contrario, rivendicare senza infingimenti.

Ma la perla del racconto dell’ex vicesindaco è che la diffida va a Francesco Rucco, non, a quanto si legge sulla stampa di oggi, a Valerio Sorrentino, quindi si fa fatica a capire la logica del professionista. Se si ritiene di essere danneggiati nella propria reputazione, l’atto dovrebbe essere rivolto a chi firma il reale o presunto danno, non al suo leader.

A meno che l’obiettivo non sia difendersi, ma fare un uso politico del proprio caso per tentare di creare un problema o un imbarazzo al candidato sindaco della parte opposta alla propria. Insomma la storia un po’ pasticciata lo è, almeno da quello che appare in cronaca e sui social.

Un po’ Nanni Moretti “vengo ma me ne sto in disparte”, se qualcuno lo nota, lo diffido.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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