Delitto Cecchettin, la Procura di Venezia fa appello contro l’ergastolo a Turetta: “Vanno riconosciute le aggravanti”

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La famiglia Cecchettin: “Decisione che ci rincuora”
– La Procura di Venezia ha annunciato di aver impugnato la sentenza che ha condannato Filippo Turetta all’ergastolo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023. L’obiettivo del ricorso in appello è ottenere il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking, escluse dalla Corte d’Assise in primo grado.
La decisione della Procura si affianca a quella già presentata dalla difesa della famiglia Cecchettin. «Ci rincuora il fatto che la Procura abbia deciso di impugnare la sentenza – ha dichiarato l’avvocato Stefano Tigani, legale del padre di Giulia, Gino Cecchettin – perché conferma la fondatezza della nostra richiesta di appello».
La Corte d’Appello sarà ora chiamata a riesaminare il caso, in particolare valutando se vi siano gli estremi per riconoscere la maggiore gravità dei comportamenti contestati a Turetta, già condannato in primo grado alla massima pena prevista dall’ordinamento italiano.