2 Febbraio 2022 - 16.25

Da oggi a Bassano è possibile anche il travaglio in acqua

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Le nuove sale parto hanno consentito di introdurre questa nuova procedura per le donne che lo desiderano, che consente di alleviare in modo naturale il dolore attraverso il potere rilassante dell’acqua calda.

Specifici investimenti per le apparecchiature di monitoraggio del feto in acqua e per le procedure di pulizia e igienizzazione

Da oggi per le donne che scelgono di partorire al San Bassiano c’è un’opportunità in più: si tratta del travaglio in acqua, grazie all’apposita vasca collocata in una delle 5 sale parto completamente rinnovate nei mesi scorsi con un investimento complessivo di quasi 700 mila euro.

dr. Roberto Rulli

A spiegare i vantaggi di questa procedura è il dott. Roberto Rulli, direttore dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del San Bassiano: «Questa metodica sfrutta il potere naturale dell’acqua calda nel rilassare i muscoli e ridurre il dolore. Si tratta di un concetto antico, basti pensare all’uso terapeutico delle terme, ma offrire questo servizio non è una banalità: occorrono infatti specifiche apparecchiature impermeabili per monitorare le condizioni del feto anche quando la madre è immersa nell’acqua e la vasca deve rispettare precisi requisiti microbiologici, che vengono garantiti attraverso operazioni di pulizia e disinfezione molto accurate, grazie a filtri e detergenti specifici, oltre ad analisi periodiche. L’offerta di questo ulteriore servizio è dunque anche il risultato della disponibilità della Direzione a investire sul piano finanziario per il potenziamento dei servizi di Ostetricia».

Proprio il Direttore Generale Carlo Bramezza esprime soddisfazione per questa ulteriore novità introdotta al San Bassiano: «Come Direzione saremo sempre pronti a sostenere ogni progetto che possa contribuire a migliorare non solo la sicurezza e l’efficacia della presa in carico dei pazienti, ma anche il loro benessere generale. È innegabile che stiamo investendo molto sull’Ostetricia del San Bassiano e continueremo a farlo: del resto i risultati dimostrano la validità della strada intrapresa, come testimonia il superamento della soglia dei 1.000 parti nel 2021 dopo alcuni anni di flessione».

La novità del travaglio in acqua si inserisce infatti nell’ambito di un progetto più ampio di potenziamento del reparto: «La filosofia di fondo – spiega ancora il dott. Rulli – è sempre quella di rispettare al massimo la fiosiologicità del parto, offrendo nel contempo le massime garanzie di sicurezza per la salute della donna e del neonato. Lo scorso anno abbiamo ultimato il completo rinnovo delle sale parto e rivisto i protocolli per la presa in carico delle donne in gravidanza, garantendo loro una maggiore continuità, ora introduciamo il travaglio in acqua, ma già stiamo lavorando su altre innovazioni, inclusa la revisione dei protocolli di utilizzo dell’analgesia epidurale, in stretta collaborazione con i colleghi dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione».

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