9 Maggio 2022 - 9.08

Buongiorno Vicenza:la ricerca del Centro

Come si fa a dimostrare di essere altro rispetto al populismo o al sovranismo a destra e rispetto ad una sinistra troppo a sinistra? Si evoca il centro, uno spazio della politica in questo momento molto dichiarato ma poco definito. Se ti senti poco ascoltato nel centrodestra accusi i tuoi alleati di pericolose derive destrorse, se sei a sinistra, per le stesse ragioni, senti il bisogno di rafforzare la componente moderata dell’alleanza, ma la minestra è sempre quella. Competizione, null’altro che competizione, tra ego smisurati e, soprattutto, inadeguati. Succede sul piano nazionale, con Luigi Di Maio che ieri sera da Fabio Fazio sembrava un leader doroteo degli anni Settanta – stiamo parlando di uno dei capi del movimento rivoluzionario che doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno – e che prova ad accreditarsi al centro, succede anche nella nostra città capoluogo dove tanto dalle parti della maggioranza, quanto da quelle della minoranza avviene questa risveglio attrattivo per il Centro.
Da una parte abbiamo Matteo Tosetto che non manca un’occasione per marcare la sua diversità dai compagni di viaggio collocati a destra – in particolare i suoi colleghi Giovine e Ierardi -, anche se il campione di allineamento al centro della maggioranza è proprio il sindaco Francesco Rucco, che dal Covid in poi ha rinforzato stile, comportamento e scelte amministrative che lo farebbero votare anche da Antonio Corazzin e Giorgio Sala, insomma un sindaco che sembra Luca Zaia in salsa vicentina, pragmatismo ed equilibrio, niente polemiche ed i toni positivi e cordiali della Prima Repubblica.
Dall’altra parte della linea arriva in questi giorni la nuova associazione di Otello Dalla Rosa, ma anche di Raffaele Colombara & friends, che aspira a presidiare lo spazio politico più desiderato d’Italia, il centro, in un ammirevole sforzo di staccarsi dalla palude del PD, ma anche dalla mancanza di novità dal Centrosinistra. Come finirà lo vedremo nei prossimi mesi, anche se per il momento sembrano più tattiche di sopravvivenza, tanto a destra quanto a sinistra, di alcune individualità che non riescono a conquistare il primato nell’area politica di provenienza.
Se si vuole rappresentare il centro politico, di cui francamente si sente tanto la mancanza, bisogna interpretarne anche i valori, non solo farne risuonare gli slogan, il primo dei quali è che lo spazio politico è la conseguenza di un certosino lavoro di elaborazione di proposte e raccolta di consenso intorno ad esse, non una rivendicazione personale in nome di un diritto che non presuppone nessun dovere.

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