3 Ottobre 2023 - 16.45

Al Museo civico “L’angelo che appare alla moglie di Manoach” proveniente da Basilea

“Ospiti al Chiericati” è il nuovo ciclo pensato per il Museo civico di Palazzo Chiericati che prevede l’esposizione temporanea, all’interno del percorso museale permanente, di una sola opera d’arte di alto livello qualitativo e di pregio, in dialogo con le raccolte del museo; un “ospite illustre” capace di generare percorsi di valore e di approfondimento attraverso accostamenti critici, storico-artistici, estetici, di genere.
Le iniziative che saranno di volta in volta promosse, secondo una programmazione cadenzata, si avvarranno perlopiù di scambi con altre istituzioni museali in occasione di prestiti delle opere del museo. Il pubblico, inoltre, potrebbe avere l’occasione di ammirare, in via temporanea, anche opere di rilievo e valore, prestiti o depositi temporanei da musei o privati.
“Ospiti al Chiericati” accoglie dal 3 ottobre 2023 al 7 luglio 2024 l’opera del pittore veneziano Carlo Saraceni (Venezia, 1578/1583 – 1620),  “L’angelo che appare alla moglie di Manoach” : un olio su rame olio su rame realizzato tra il 1608 e il 1610 custodito al Kunstmuseum di Basilea, prestato ai Musei Civici di Vicenza in cambio della tavola con la “Sacra Famiglia” di Prospero Fontana, uno dei capolavori delle collezioni civiche vicentine che il Chiericati concede in prestito per una mostra internazionale su due sedi (Amburgo, Bucerius Kunst Forum e Kunstmuseum di Basilea), “Donne di genio. Le donne artiste e i loro compagni di viaggio”.
L’opera di Saraceni, che inaugura la rassegna “Ospiti al Chiericati”, giunge a Vicenza, dunque, grazie a un proficuo scambio con l’istituzione elvetica, il Kunstmuseum di Basilea.
«Oggi presentiamo una nuova iniziativa con cui desideriamo mantenere vivi i nostri musei avvicinando i visitatori con approfondimenti e proposte di interesse – spiega l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin -. L’ospite illustre è qui oggi con noi e si tratta di un’opera dei primi del Seicento dell’artista veneziano Carlo Saraceni proveniente da Basilea. Questa opportunità deriva da un dialogo che l’assessorato porta avanti da anni con altre realtà museali, frutto, in questo specifico caso, di uno scambio tra la nostra realtà museale e quella Svizzera a cui abbiamo concesso in prestito una nostra opera per una mostra dedicata alle artiste donne. Si tratta di una prima esposizione che abbiamo voluto mettere in dialogo con un’altra opera del Saraceni attualmente nei nostri depositi contestualizzando le due “novità” nel percorso espositivo. L’intenzione di mantenere vitali i musei, come già si sta facendo negli ultimi tempi anche a seguito delle iniziative promosse della precedente amministrazione. A breve, inoltre, ritornerà una rassegna avviata lo scorso anno – annuncia Fantin -.  “L’angelo che appare alla moglie di Manoach” di Carlo Saraceni sarà oggetto di un approfondimento a cura dello storico dell’Arte Michele Nicolaci, delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, all’interno del ciclo di conferenze “MUSEo in Mostra” il cui primo appuntamento sarà il giovedì 12 ottobre, alle 17, al Museo Civico di Palazzo Chiericati e che avrà come oggetto proprio l’opera di Saraceni. La rassegna, di cui a breve annunceremo il programma, proporrà una serie di conferenze dedicate a eventi e progetti espositivi in corso nei quali il Museo Civico di Palazzo Chiericati e le Gallerie di Palazzo Thiene sono coinvolti attraverso prestiti, scambi, collaborazioni, partnership».
Il prezioso olio su rame, opera del veneziano Carlo Saraceni, realizzata durante il soggiorno a Roma nel primo decennio del Seicento, è esempio gravido di influssi veneto-nordici, della produzione del grande pittore sul tema del paesaggio, in sintonia con quanto andavano sperimentando nella capitale Annibale Carracci, Domenichino e il tedesco Adam Elsheimer.
Il dipinto, che rappresenta l’episodio biblico dell’Angelo che appare alla moglie di Manoach per annunziarle la nascita del figlio Sansone, anche se altri lo hanno identificato come Agar e l’angelo, potrà essere ammirato all’interno dell’esposizione permanente del Museo Civico di Palazzo Chiericati, in significativo dialogo con i dipinti di Paolo Fiammingo, Lambert Sustris, Frans Franken II delle collezioni civiche, nei quali il paesaggio è elemento dominante rispetto alle figure e alle storie.
Dialogo ancora più stringente si costituisce con la tela con “Santa Maria Maddalena penitente” dello stesso Saraceni di proprietà dei Musei Civici di Vicenza, opera conservata nei depositi, in attesa di confluire nel nuovo allestimento dell’ala nord del piano nobile di Palazzo Chiericati in concomitanza con la futura apertura dell’Ala Ottocentesca e che per l’occasione è stata esposta nella sala accanto, per dare l’opportunità al pubblico di confrontare il Saraceni di Basilea con quello di Vicenza.
La “Maddalena” di Saraceni è esempio della produzione di Saraceni per la devozione privata, collocabile agli anni estremi del soggiorno a Roma, verso il 1614; ed è ritenuta il prototipo di successive versioni autografe, come quella conservata presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
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