25 Febbraio 2024 - 20.06

41 Province al voto il 29 settembre tra cui Vicenza, Treviso, Rovigo

Saranno 41 le Province, fra cui in Veneto, Treviso, Rovigo e Vicenza, che andranno al voto tutte insieme in una unica giornata il 29 settembre prossimo, con elezioni di secondo livello, ma il numero potrebbe aumentare a seguito degli esiti della prossima tornata elettorale amministrativa. A stabilirlo è l’emendamento al DL Elezioni, richiesto da UPI, approvato giovedì scorso dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.

“Ringraziamo i Senatori per avere ascoltato la nostra richiesta – ha commentato il Presidente di UPI Michele de Pascale – che ha l’obiettivo di permettere a tutte le Province di poter affrontare la prossima tornata elettorale, che riguarda un gran numero di enti, in maniera ordinata e riconoscibile su tutto il territorio”.

L’emendamento dà attuazione all’accordo siglato in Conferenza Stato Città con il Ministro dell’Interno, Piantedosi, e il Ministro per gli Affari regionali, Calderoli che differiva la scadenza degli organi provinciali in quelle Province in cui oltre il 50% dei Comuni saranno chiamati al voto in giugno. Purtroppo, il modello elettorale delle Province, confuso e pieno di lacune, costringe a continui interventi straordinari e la disparità di anni di mandato tra Presidente di Provincia – che resta in carica 4 anni – e consigli provinciali – che invece durano 2 anni – obbliga a tenere elezioni praticamente ogni anno. Per questo sono in molti ad augurarsi che la sensibilità mostrata dal Senato nell’accogliere questa richiesta si traduca a breve in una piena presa di responsabilità nel portare a termine quella riforma che ormai aspetta da dieci anni. Si tratta, per molti, di restituire alle Province un sistema di voto diretto all’altezza di una istituzione della Repubblica e assicurare stabilità nella governance e funzioni, con risorse e personale adeguati, per garantire ai cittadini un sistema amministrativo locale più efficiente.

L’ emendamento approvato al DL Elezioni prevede “l’election day” al 29 settembre 2024 per le Province che avrebbero dovuto svolgere le elezioni a fine luglio o all’inizio di agosto, prorogando il mandato dei Presidenti e dei consiglieri in carica fino al rinnovo degli organi. Quindi anche Palazzo Nievo vedrà la conta dei suoi consiglieri, soprattutto alla luce del rinnovo della stragrande maggioranza dei comuni del Vicentino sia piccoli che di grandi dimensioni come Schio, Bassano del Grappa, Montecchio Maggiore, Arzignano.

Resta da capire se il 29 settembre anche dalle nostre parti succederà ciò che stiamo vedendo a Padova e in altre Province del Veneto come Verona, Belluno e Venezia dove il centrodestra il prossimo 16 marzo si potrebbe presentare diviso ed ha lasciato il modello assembleare della Casa dei Comuni. (a.a.)

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