6 Ottobre 2016 - 15.37

VOLONTARIA GIURISDIZIONE – Siglato protocollo d’intesa, da oggi videoconferenze per utenti non autosufficienti

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ALTO VICENTINO – “E’ sempre una gran conquista quando l’Amministrazione della Giustizia e l’Amministrazione Pubblica lavorano assieme sulla strada del rispetto verso i cittadini e soprattutto verso i cittadini più fragili”. Achille Variati, Presidente della Provincia di Vicenza, lo sottolinea con poche parole e grande soddisfazione: il protocollo di intesa siglato, questa mattina a palazzo Nievo, con il Tribunale di Vicenza ed i Comuni di Asiago e Bassano del Grappa è uno di quegli atti che fanno Comunità e migliorano un po’ la vita di chi non è più autosufficiente o si trova parzialmente o temporaneamente privo in tutto o in parte di autonomia delle funzioni della vita quotidiana.

Il tema è quello della volontaria giurisdizione e segnatamente della protezione giuridica e della amministrazione di sostegno. Come? Usando la tecnologia. Non ci sarà più bisogno che l’utente che si trova allettato o in una situazione di fragilità debba raggiungere Vicenza per la firma di alcuni atti o per richiedere (o essere presenti alla richiesta di) documentazioni necessarie per la sua vita. Basterà attivare il sistema di videoconferenza secondo modalità precise e già sperimentate con gli accordi di Valdagno, Vicenza ed Arzignano. “E per una realtà come Bassano – sottolinea l’Assessore alla Persona e alle Famiglie Erica Bertoncello – nel cui territorio insistono quattro Case di Riposo, è un gran passo in avanti. E’ il Tribunale che torna nel territorio”.

Dunque, basterà un computer portatile, anche se necessariamente la linea internet dovrà essere adeguata all’iniziativa. E mentre il Presidente Variati promette che sarà sua cura coinvolgere anche le piccole amministrazioni su questa iniziativa, “La Provincia si farà carico di raccomandarla anche nei piccoli Comuni”, il Presidente del Tribunale di Vicenza Alberto Rizzo conferma che tale sistema consente un abbattimento sostanzioso dei tempi (“La procedura standard passa dagli oltre 100 a 60 giorni”) nonché un risparmio per tutti dal momento che non costringe a costringere le persone a recarsi di persona dal giudice, operazione che spesso richiede l’uso di auto medicalizzate o comunque attrezzate.

Oggi, grazie alla tecnologia ed in particolare a Skype ed a Lync, si può stabilire un appuntamento ed un contatto con il giudice tutelare immediato. Soddisfatto anche il Sindaco asiaghese Roberto Rigoni Stern: “E’ un accordo che azzera molti disagi per le nostre genti”. Basta viaggi in pianura. “La Giustizia – sottolinea il dottor Rizzo – è un diritto e noi abbiamo il dovere di erogarla con equità e rapidità”. Attualmente sono oltre 3.500 i procedimenti a sostegno pendenti, un numero in crescita continua.

Di Redazione

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