16 Marzo 2016 - 17.22

VENETO – Forestali senza stipendio, odissea per 279 persone

vicenza provincia fai

“L’ultimo stipendio percepito dagli operai forestali di Vicenza e del Veneto risale a dicembre dello scorso anno, da allora 60 operai della provincia di Vicenza e 279 in tutto il Veneto non hanno visto un centesimo dei loro stipendi dalla Regione Veneto”. Lo dichiara Giosué Mattei, segretario generale FLAI CGIL di Vicenza.
“È una odissea senza fine -continua il segretario in un comunicato- la vicenda di questi lavoratori che si occupano della sistemazione e manutenzione idraulico-forestale, che fanno opere di prevenzione e messa in sicurezza del territorio, curano il paesaggio e il miglioramento fondiario. Si occupano della prevenzione e lo spegnimento degli incendi.
Quando qualche mese fa è divampato l’incendio a Cima Portule sull’Altopiano di Asiago c’erano gli operai forestali che dirigevano le operazioni di spegnimento dell’incendio e successivamente la bonifica del territorio, e la regione Veneto da anni non finanzia la prevenzione e le squadre anti incendio.
Una odissea che non trova conclusione le cui responsabilità politiche e amministrative sono tutte della politica della Regione Veneto, la quale ormai è diventata maestra nello scaricare le responsabilità verso altri soggetti.
Ormai è chiaro che aver demandato alle regioni le politiche forestali è stato un errore madornale e che la regione Veneto oggi non è in grado di gestire a causa di una visione miope e in generale una scarsa considerazione dei temi ambientali, di tutela, manutenzione e difesa del territorio.
Ad oggi abbiamo una situazione drammatica forse peggio dello scorso anno (nel 2015 gli operai sono rimasti per 5 mesi senza stipendio e l’apertura cantieri è avvenuta a metà aprile), gli operai senza stipendio da ormai tre mesi e con nessuna prospettiva di percepirlo a breve, in più le assunzioni degli stagionali sono bloccate per ordine dell’assessore Bottacin e di conseguenza i cantieri per procedere ad alle attività già programmate dai Servizi Forestali e non ancora approvate dalla Regione sono bloccate e non sappiamo neppure se mai riprenderanno!
L’anno scorso avevamo chiesto un tavolo di concertazione con tutti i soggetti in campo (assessorato della Regione del Veneto, dipartimento difesa del suolo, ragioneria e servizi forestali, insieme alle OO.SS.) per cercare di risolvere tutti i problemi emersi e che ad un anno di distanza non hanno trovato né soluzione e né prospettive positiva per tutto il settore.
Gli unici a rimetterci fino ad oggi sono stati i lavoratori tutti, fissi e stagionali i quali ad oggi non sappiamo quando potranno essere pagati i primi e quando potranno cominciare a lavorare gli OTD.
A questa Regione manca l’Abu di una strategia di insieme su come affrontare i temi ambientali di tutela e prevenzione.
I dati parlano chiaro sull’importanza del lavoro degli operai forestali: da quando sono state rimodulate e ridotte le buone pratiche di prevenzione idraulico-forestale a monte, il territorio vicentino e Veneto ha subito danni ingenti che poi si ripercuotono su tutta la collettività, e il fatto di tagliare la spesa e il personale, come è stato fatto negli anni scorsi, significa far collassare nel giro di qualche mese un assetto territoriale già compromesso da una cementificazione selvaggia e non curante del patrimonio ambientale e territoriale.
La rabbia è tanta: la settimana prossima partiranno le assemblee in tutti i cantieri della provincia. Auspico che si possa organizzare a livello regionale con tutti i lavoratori insieme a FLAI, FAI e UILA una manifestazione a Venezia. E non escludo che anche a Vicenza si possano intraprendere azioni di protesta molto forti nei confronti della Regione del Veneto”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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