4 Giugno 2020 - 9.57

Tari, la richiesta di Confcommercio Vicenza: non fatela pagare per i giorni di lockdown

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Non fate pagare la Tassa Rifiuti per i giorni di chiusura che hanno subito le imprese in lockdown. Lo chiede Confcommercio Vicenza con una lettera a tutti i Comuni della provincia, firmata dal presidente Sergio Rebecca e dal direttore Ernesto Boschiero.

La richiesta non è solo una questione di equità, considerato che la sospensione dell’attività ha ovviamente azzerato anche la produzione di rifiuti. È proprio l’Arera, ovvero l’Autority per l’energia e l’ambiente, che lo prevede in una recente delibera emessa a fronte dell’emergenza Covid-19, rimandando però alle Amministrazioni la decisione finale.  

Da qui, dunque, la lettera di Confcommercio Vicenza , che richiama la necessità, evidenziata dall’Autority, di considerare nella tariffazione TARI il principio “chi inquina paga”. Un criterio, questo, sul quale l’Associazione del commercio, turismo e servizi da sempre insiste, portando avanti la battaglia di commisurare la tassa dei rifiuti all’effettiva quantità di scarti prodotti, così da tenere ad esempio conto delle specificità di determinate attività economiche delle imprese del Terziario.

Tanto più in un periodo che ha visto la chiusura di tante attività, dunque, Confcommercio ritiene che  le Amministrazioni dovrebbero considerare la minore quantità di rifiuti prodotti in ragione della sospensione avvenuta per ragioni sanitarie, deliberando conseguenti agevolazioni e riduzioni.

“Le imprese – spiega Confcommercio nella missiva –  potranno usufruire di uno sconto sulla quota variabile del tributo TARI e spetterà all’Ente territorialmente competente provvedere ad individuare i giorni di chiusura previsti per le diverse attività economiche sulla base dei quali applicare il fattore di correzione. Quindi la riduzione della Tari dovrà essere proporzionale ai giorni di chiusura”.

L’invito di Confcommercio Vicenza ai Comuni è dunque di “valutare, qualora non già previsti, interventi in materia di Tari” oltre che ulteriori misure a sostegno delle imprese già proposte in precedenti lettere inviate dall’Associazione.

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