30 Ottobre 2020 - 9.42

PASSAGGIO A NORD – Passeggiata tra arte e natura alle cave di Rubbio

Per restare aggiornati sulle notizie di Schio e dell'Alto Vicentino iscriviti alla pagina SCHIO – THIENE – BASSA-NO - ALTO VICENTINO NEWS

di Anna Roscini

Secondo lo scrittore giapponese Haruki Murakami ognuno lascia la sua impronta nel posto che sente appartenergli di più. Sarà per questo che nel 1989 il bassanese Toni Zarpellon ha scelto di utilizzare la propria arte per fare rinascere un luogo che altrimenti avrebbe continuato a versare in condizioni di abbandono e degrado. Dopo una mostra personale allestita nel paese di Rubbio, tra i comuni di Lusiana Conco e Bassano del Grappa, l’artista decide di intraprendere l’idea del recupero della cave che erano state abbondate negli anni ˈ60. Ed è così che dalla pietra nasce un mondo di colori e di volti che invitano a fermarsi a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, ma soprattutto sulla società moderna dove tutto si consuma troppo in fretta. Da allora, sono tante le persone che ogni giorno accorrono alle cave per una passeggiata in mezzo alla natura a testimonianza del fatto che l’arte non è solo capace di curare l’anima, ma anche le ferite che l’uomo talvolta infligge al paesaggio con le sue opere sconsiderate.

Visita alla Cava dipinta e alla Cava abitata
I lavori di recupero hanno inizio nell’inverno del 1989 con la prima delle tre cave, la “Cava dipinta”. Dal pennello dell’artista nasce un mondo di esseri fantastici e colorati che scrutano lo spettatore immobili, tra sorrisi, ghigni e stupore. Toni Zarpellon lascia una scritta su un masso per invitarci alla riflessione: “Il rapporto con il silenzio e lo spazio aperto della natura aiuta a scoprire la propria identità”. Poco distante dalla prima cava si trova la “Cava abitata”, eseguita nel 1991. Oltre un centinaio di serbatoi e marmitte di auto arrugginite prendono la forma di volti umani dalle espressioni tristi, sofferenti e seriose. All’ingresso della cava, un altro monito dell’artista: “Liberazione dai miti e dagli incubi della civiltà industriale e dei consumi”. Proseguendo la passeggiata si trova la “Cava laboratorio”, uno spazio libero e aperto all’immaginazione dei visitatori.
Raggiungere le cave è molto semplice: una volta arrivati al paese di Rubbio si prende via Monte Caina. Superati i ripetitori televisivi, si parcheggia l’automobile e si prosegue lungo Contrà Molaghi a piedi. Si imbocca poi il sentiero sulla sinistra che porta direttamente nel bosco e alle cave.

Toni Zarpellon, artista e custode delle cave di Rubbio
Nato a Bassano del Grappa nel 1942, Toni Zarpellonfrequenta la Scuola d’Arte di Nove e il corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 1964 al 1987 insegna all’Istituto d’Arte di Nove e all’Istituto d’Arte dei Carmini di Venezia. È il 1965 quando inizia ad esporre le sue opere in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero presso strutture private ed enti pubblici.Dalla seconda metà degli anni Sessanta ai primi anni Ottanta compie vari viaggi nelle più importanti città europee frequentando gli ambienti e le gallerie dell’arte d’avanguardia e le più importanti raccolte d’arte antica e contemporanea.All’intensa attività pittorica ha sempre accompagnato l’esecuzione di oggetti plastici con vari materiali, nonché sculture e pitture rupestri.

Per restare aggiornati sulle notizie di Schio e dell'Alto Vicentino iscriviti alla pagina SCHIO – THIENE – BASSA-NO - ALTO VICENTINO NEWS
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA