2 Ottobre 2022 - 19.47

Illusionismi pre elettorali

Nel magico mondo della politica Netflix non c’è posto per l’analisi del voto dopo che i risultati hanno stabilito vincitori e vinti. Quella è materia per i guru pagati dalla politica per spiegare la politica a chi dovrebbe decidere la rotta della politica, cioè la politica.

Sembra un rompicapo, in realtà è molto semplice. Nessuno fa il suo mestiere e più o meno tutti fanno, anzi provano, a fare il mestiere degli altri.

Al di là di questa sconsolata constatazione, torniamo al punto, l’analisi del voto viene lasciata ad altri mentre la politica, anche quella locale, se ne sta narcisisticamente a guardare il proprio ombelico e si racconta una storia che non esiste.
In città poi questo sport è a livelli olimpici.

La migliore della settimana è che il centrosinistra ha praticamente già vinto le elezioni comunali, basta sommare i risultati delle Politiche appena terminate e fare Rucco contro resto del mondo. Come succede nelle partite di calcio con i campioni del globo. Sembra una battuta, in realtà questa post verità sta scaldando molti cuori, alimentando tante speranze di rivincita e, da altre parti, innescando qualche preoccupazione.

Allora proviamo a fare un po’ di ordine in questa versione vicentina degli Anelli del Potere, in streaming proprio in queste settimane dalla tv di casa anche se le cronache di Vicenza, quelle del bar della piazza, sono più fantasiose dei racconti di Tolkien.
Il Centrodestra lo scorso 25 settembre ha vinto nettamente, non ci sono ambiguità sulla vittoria di Meloni & c. siamo d’accordo? Letta, Renzi, Calenda e perfino Conte hanno perso. In Italia e anche a Vicenza. Non c’è un collegio uninominale che abbia promosso un esponente che non fosse di centrodestra. Soprattutto a Vicenza. Tutti i succitati sopravvivono grazie alla perversione diabolica del Rosatellum. Premesso tutto questo, è vero che ci sono state delle sorprese, ma sappiamo tutti quanto poco sovrapponibili siano i dati delle Politiche a quelli delle Amministrative. Elezioni diverse, protagonisti diversi, partiti che appaiono e scompaiono. La Lista Zaia non c’era alle Politiche, e neanche la Lista Rucco. Quanto pesano esperienze tutte locali e legate alla personalità del leader come queste? Se guardiamo al passato recente dobbiamo riconoscere che il valore è così forte da condizionare sensibilmente il risultato.

Altro spunto per chi ha voglia di discutere e di approfondire: chi saranno i contendenti alle Comunali della primavera prossima? Giacomo Possamai e Francesco Rucco, secondo i colleghi delle principali testate cittadine.

Eppure nessuno dei due si è candidato.

E la politica si sta facendo dettare l’agenda non dai suoi azionisti (gli elettori), ma dai giornali che si appassionano alla partita Milan-Inter. Legittima, anzi stimolante, l’azione dei quotidiani locali, ma imbarazzante l’inerzia dei partiti.

Il Centrosinistra sembra proprio che non farà le primarie, e il candidato indicato più dai giornali che dal PD, Giacomo Possamai, si mantiene silenzioso sull’argomento, usa tutto l’armamentario del politichese da Prima Repubblica, ma non scende dichiaratamente in campo. Dall’altra parte per Francesco Rucco dovrebbe essere un po’ più semplice, è lui il candidato naturale, il quale però ha messo in campo la stessa tecnica del suo – potenziale – avversario. Non dichiara la sua candidatura. Eppure anche Rucco ha pressioni interne, non passa giorno che qualche intelligentone del Centrodestra non gli chieda di chiarire una volta per tutte se si ricandida o no. E, di solito, chi lo fa, va diretto nella lista dei cattivi. Perché il sindaco sa perfettamente che si tratta del giovane esploratore mandato da chi aspira a sostituirlo da destra. Più gliene mandano, più rimanda nel labirinto del nulla.

Quindi in questo bell’ambientino è comprensibile che, se saranno loro due i principali contendenti allo scranno più importante della Sala Bernarda, si dovrà aspettare ancora un pezzo prima che le carte siano messe sul tavolo con chiarezza. Forse perché, insieme a qualche illusionista a destra, c’è anche qualche illuso a sinistra che teorizza la non candidatura del sindaco uscente per resettare tutto e tornare nel magico mondo del 2018.

Viene o no il dubbio che illusi e illusionisti si parlino? L’anello del potere fa sempre strani effetti e apre varchi tra mondi – apparentemente – lontani.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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