17 Giugno 2021 - 11.42

Il Veneto chiamato a salvare le vite di Luca, Fabiano, Devis e Luisa

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IL VENETO CHIAMATO ALL’APPELLO PER SALVARE 4 VITE UMANE DI ALTRETTANTI CITTADINI DELLA REGIONE, TRA I QUALI DUE BAMBINI DI 5 ANNI. A TUTTI SERVE UN TRAPIANTO DI MIDOLLO PER SOPRAVVIVERE.

UN “MATCH FOR LUCA,FABIANO,DEVIS E LUISA” CHE DIVENTA “MATCH FOR ALL” PER TUTTE LE PERSONE CHE ASPETTANO UN TRAPIANTO PER TORNARE A VIVERE

Ci sono 4 cittadini veneti, di cui due bambini di 5 anni, che stanno in questo momento lottando con la vita e la loro malattia, in attesa di un trapianto di midollo osseo.

Dall’altra parte, per fortuna, ci sono tanti giovani veneti, dai 18 ai 35 anni, che in queste ore stanno scrivendo ad Admo, all’associazione donatori di midollo osseo, per sapere come fare per aiutare queste 4 persone.

Ma ne servono tanti altri per rinfoltire il registro regionale dei donatori di midollo osseo, tra i quali, eventualmente, trovare il donatore compatibile per queste 4 persone o per altre che sono in attesa di trovare il loro “fratello genetico”.

Il match, la compatibilità tra donatore e ricevente, rimane sempre 1 a 100.000.

Dal registro regionale, nazionale e mondiale la possibile risposta, il cosiddetto match, da trovare in alcuni casi in tempi molto brevi , soprattutto se si tratta di bambini, come in questo caso.

Dietro gli appelli, usciti in questi giorni anche sui giornali locali, e ripostati anche dal Presidente della regione Veneto Luca Zaia, quattro storie di malattia e di speranza. (continua)

Quella Luca, bimbo padovano di 5 anni residente a Villatora di Saonara, affetto da leucemia linfoblastica acuta in recidiva, in cura presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova; i suoi 2 fratelli non sono compatibili e, ad oggi, i donatori risultati compatibili non erano disponibili. Così si sta disperatamente continuando a cercare un donatore.

In stanza con lui, nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova, c’è Fabiano, sempre 5 anni, di Pozzonovo, affetto da leucemia linfoblastica acuta.

Dopo 2 anni di cure chemioterapiche e farmaci a base di cortisone che sembravano aver fatto uscire la famiglia del bimbo dall’incubo, la recidiva. L’unica speranza un trapianto di midollo urgente. A sostenere la famiglia anche il sindaco del suo comune, già parlamentare, Arianna Lazzarini, che ha lanciato un appello urgente anche attraverso i social. Coinvolta anche la comunità di Bassano del Grappa da cui proviene la mamma del piccolo che si è subito attivata. (continua)

E ancora Devis, studente di 21 anni, di San Fior nel trevigiano, affetto da leucemia, in recidiva dopo 5 anni, anche lui in cura a Padova. Pochi giorni fa è stata organizzata per lui una serata nel suo comune, anche in collaborazione con l’Avis locale, “Match 4 Devis Match 4 All”, per lanciare l’appello e invitare i giovani all’iscrizione nel registro dei donatori di midollo osseo. Anche qui non è mancato il sostegno in prima linea del vicesindaco Erika Brescacin che si sta spendendo per parlare di Admo ai più giovani.

E infine c’è Luisa, signora di 51 anni, originaria di Fratte, nel padovano, affetta da mielofibrosi, residente attualmente a Roma e in cura all’Ospedale Gemelli di Roma.

Tutti i suoi parenti sono residenti nella provincia di Padova.

Anche per lei è necessario un trapianto di midollo ma il donatore compatibile per ora non c’è.

Le famiglie dei 4 malati hanno contattato fin da subito l’associazione Admo per farsi aiutare nel lanciare appelli e sensibilizzare il maggior numero di persone in età, 18-35 anni, che possono fin da subito effettuare un semplice esame del sangue per entrare nel registro dei donatori e poter così contribuire, se non subito per queste 4 persone, per altre che si potranno trovare o sono nella stessa situazione dei 4 cittadini veneti. (continua)

“E’ importante in questi casi – spiega Mara Rosolen Presidente di Admo Veneto – cercare di essere lucidi, nonostante la “pancia” non ci aiuti.

Per queste famiglie la cosa più importante è la speranza che arriva da una possibile compatibilità. E questa a sua volte dipende e aumenta dal maggior numero di persone che sono iscritte nel registro, che a loro volte non solo potrebbero aiutare questi 4 malati ma anche tutti gli altri ammalati in attesa. Per questo stiamo organizzando, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza per il covid, tanti incontri di sensibilizzazione sul territorio, sia online che in presenza, stiamo monitorando la presa di appuntamenti, evitando che le persone interessate si presentino direttamente per la tipizzazione nei centri trasfusionali, senza appuntamento e con il rischio di creare assembramenti.”

Ad oggi infatti rimane la regola che è possibile effettuare l’esame del sangue per entrare nel registro dei donatori, prendendo appuntamento nel centro trasfusionale

più vicino, nei giorni e negli orari che gli stessi centri stanno indicando ad Admo Veneto, in base alle loro disponibilità.

“Per aiutare i centri trasfusionali – continua la presidente dell’associazione regionale – invitiamo i giovani a contattare direttamente Admo per organizzare e prenotare gli appuntamenti.”

Allo stesso modo anche la comunicazione sui social dell’associazione è stata declinata a questo “Match4Luca/Devis/Luisa/Fabiano che diventa in realtà Match4All.

“L’importante è che si doni – spiega Mara Rosolen- che si vada a fare l’esame del sangue e che questi match per le singole persone siano un appello a donare a 360 gradi. L’urgenza di un midollo osseo purtroppo c’è ogni giorno”

Un campagna di sensibilizzazione alla donazione che Admo sta portando avanti da anni, assieme a tanti amici, partner, testimonial, amministrazioni comunali ed altre associazioni in una regione, il Veneto, comunque sensibile e sempre pronta a mettersi in gioco.

Lo dimostrano i tanti messaggi che stanno arrivando ad Admo Veneto in queste ore e le continue telefonare.

“Salve come posso aiutare Luca/Fabiano/Devis/Luisa? Forse sono già iscritto, mi vdite cosa devo fare? Ho visto la storia del piccolo Fabiano. Ho 30 anni, abito a Padova, sono madre di due figli, in buona salute. Volevo chiedervi come faccio a contattare genitori? O chi devo sentire? Perché vorrei vedere se sono compatibile con il piccolo?

E ancora. “E’ la prima volta che ho il coraggio di fare questo passo alla donazione, ho visto il bambino di 5anni da monselice. Come posso fare?”

La risposta è sempre la stessa e la dà la presidente di Admo Veneto.

“Se hai tra i 18 e i 35 anni, pesi almeno 50 kg e sei in buona salute contatta il centro trasfusionale più vicino o noi di Admo che ti aiuteremo a fissare l’appuntamento e con un semplice esame del sangue entrerai nel registro dei donatori di midollo osseo. Se ti troveranno compatibile con una di queste 4 persone o con altre verrai chiamato a fare degli ulteriori accertamenti per verificare l’effettiva compatibilità ed effettuare nel caso il trapianto di midollo osseo, che negli ultimi anni viene realizzato,

nella maggior parte dei casi per aferesi, ossia attraverso una centrifugazione del sangue per estrarre il midollo, rimanendo attaccati per un paio d’ore ad una macchina che, toglie, centrifuga e ti reimmette il tuo sangue, da braccio destro a braccio sinistro, senza essere ricoverati e potendo tornare alla vita normale appena finito tutto. Un piccolo sacrificio che salva una vita e che tutti possiamo fare, senza essere super eroi”

Ad oggi in Veneto da inizio anno sono state effettuate 33 donazioni, mentre nel 2020 erano 23. Nei primi mesi dell’anno per fortuna si sono già registrati 1800 nuovi iscritti. Per info e contatti : https://www.admoveneto.it/ mail: admoveneto@admo.it tel 049 8763284

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