8 Febbraio 2024 - 17.57

Il cane di casa entra in ospedale alla Pediatria del San Bortolo

La Pediatria dell’ospedale San Bortolo compie un altro passo per essere un ambiente ospedaliero sempre più accogliente e a misura di bambino: è partito infatti il progetto sperimentale di “Pet Visiting”, che prevede la possibilità, per i piccoli pazienti ricoverati, di ricevere la visita del proprio cane.

«Gli animali domestici – spiega il dott. Massimo Bellettato, direttore della Pediatria del San Bortolo – possono offrire un notevole supporto emotivo ai loro proprietari, in particolare nel caso dei pazienti pediatrici, ed è essenziale che questo legame non venga interrotto durante il periodo di degenza, poiché comporta numerosi benefici anche sul piano clinico. Ecco allora che la Pet Visiting può far parte a tutti gli effetti del percorso di cura, migliorando l’umore dei bambini ricoverati, riducendo i loro livelli di ansia e di stress e dunque favorendo una risposta migliore alle terapie».

L’attività viene organizzata su richiesta dei genitori, concordando il giorno e l’orario della visita. In base alle condizioni cliniche del paziente, la visita del cane può essere organizzata presso il cortile esterno dell’ospedale (se il paziente può recarsi all’esterno e le condizioni metereologiche sono favorevoli), oppure in una stanza dedicata all’interno del reparto o ancora nella stanza di degenza nel caso in cui il paziente non possa allontanarsi dal letto (previa autorizzazione di eventuali altri degenti, o dei loro familiari, nella stessa stanza).

L’incontro è guidato da un esperto in “Interventi Assistiti con gli Animali” che assiste il familiare, il paziente e l’animale durante la visita.

Il tutto naturalmente garantendo il più rigoroso rispetto delle normative igienico-sanitarie. Per accedere all’ospedale, infatti, oltre che essere in regola con le vaccinazioni i cani devono essere puliti e muniti di certificato del veterinario che ne attesta lo stato di buona salute.

«Una volta di più si  conferma l’impegno dell’Azienda a rendere l’ambiente ospedaliero il più possibile accogliente – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina -, anche attraverso progetti innovativi come nel caso della Pet Visiting, un programma che riguarda la Pediatria ma che è stato possibile attivare dopo un processo di condivisione interna che ha visto il coinvolgimento anche della Direzione Medica ospedaliera, del Servizio Veterinario di Sanità Animale e dell’Ufficio Tecnico aziendale per definire i percorsi».

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