29 Luglio 2022 - 16.06

“Ci sto? Affare fatica”, l’edizione 2022 si chiude con numeri record

Si conclude oggi con una festa al centro Lagorà di Laghetto l’edizione 2022 di “Ci sto? Affare fatica!”, progetto promosso per il quarto anno dal Comune di Vicenza con la collaborazione di Cooperativa Tangram e il sostegno della Fondazione Panciera. Un’edizione con numeri record che ha visto la partecipazione di 120 giovani a fronte di un totale di 198 iscrizioni. Gli iniziali 90 posti a disposizione sono stati infatti ampliati per consentire al numero maggiore possibile di ragazzi di prendere parte al progetto. Una risposta notevole anche rispetto al 2021 che ha visto 80 partecipanti.Il progetto è stato rivolto ai giovani vicentini dai 14 ai 19 anni, compresi anche i tredicenni che hanno concluso la terza media, che durante l’estate hanno voluto prendersi cura della propria città, sperimentando capacità personali e acquisendo nuove competenze.”L’edizione di quest’anno – afferma l’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili Cristina Tolio -, rispetto a quella del 2021, ha visto una partecipazione maggiore di giovani che vogliono prendersi cura della propria città e che, sotto la supervisione di esperti, si sono cimentati in lavori artigianali lavorando in gruppo. La buona volontà e, perché no, un pizzico di divertimento sono stati la base per fare in modo che il progetto si chiudesse con la piena soddisfazione di tutti, degli organizzatori e dei ragazzi prima di tutto. La vera novità di quest’anno è stata la capacità di includere con successo anche giovani con delle fragilità. I numeri parlano chiaro e dimostrano che le attività rivolte ai giovani se valide e interessanti sono vincenti. È stata una esperienza non solo formativa ma anche di crescita personale di cui, sono fermamente convinta, i giovani hanno bisogno. Con grande soddisfazione, inoltre, i primi giorni di settembre tutti gli asili nidi comunali e le 17 scuole d’infanzia avranno nel loro giardino una panchina rossa colorata dai ragazzi. Sono fermamente convinta che la sensibilità e il rispetto siano valori che vanno coltivati fin da piccoli”.“È una soddisfazione vedere come, in questo periodo così difficile dal punto di vista sociale e relazionale, i giovani abbiano apprezzato il progetto – continua il consigliere delegato alle politiche giovanili Jacopo Maltauro – Si tratta della testimonianza diretta dello sforzo che le politiche giovanili mette in campo per offrire proposte nel corso dell’anno intero in grado di soddisfare le esigenze dei ragazzi. In particolare l’estate può essere per i giovani un periodo di noia oppure di formazione. “Ci sto? Affare fatica!” ma anche “Esperienze forti”, “Giovani e montagna” e la Vi-University Card sono tutte occasioni che puntano a dare in una stagione particolare delle opportunità di formazione e svago. Nel caso specifico di “Ci sto? Affare fatica” la soddisfazione nel vedere un tale riscontro di partecipazione in un progetto incentrato sul fare comunità attraverso attività rivolte al bene comune è davvero importante. È un’iniziativa che come consigliere delegato seguo dal 2020 riscontrando ogni anno una crescita della partecipazione: un attestato della qualità del percorso, che si rinnova ad ogni edizione, e del fatto che i giovani vicentini possono dare molto alla nostra città”.”Ogni anno Ci sto? Affare fatica! riserva sorprese ed esiti inaspettati – conclude Lara Scantamburlo, presidente di Tangram -. La partecipazione dei giovani sempre più alta, il coinvolgimento degli handymen, i volontari adulti che innescano un prezioso scambio intergenerazionale con i ragazzi e le ragazze, le co-progettazioni con le associazioni, i rapporti con genitori, gli esercenti, i servizi territoriali, sono tutti ingredienti che rendono questo progetto tanto complesso quanto espressione di un’intera collettività. E per Cooperativa Tangram vedere questa collettività che insieme a noi “ci sta” è una soddisfazione e la conferma che dare fiducia ai giovani è una scommessa che può essere vinta”.I giovani partecipanti sono stati coinvolti dal 4 al 29 luglio 2022, dalle 8.30 alle 12.30, dal lunedì al venerdì, in svariate attività settimanali di cura del bene comune. Il filo rosso dell’edizione di Vicenza di quest’anno è stata la cura e manutenzione in primis dei giardini e parchi interni alle scuole dell’infanzia comunali, con il carteggio e la tinteggiatura di giostrine, staccionate, ringhiere e panchine, nonché la manutenzione e rivitalizzazione di alcuni parchi pubblici, con la tinteggiatura e il decoro della cabina elettrica del parco di via Scaramuzza e il carteggio e colore di panchine e ringhiere del parco di via Rossini. A ciascuna scuola dell’infanzia e nido comunale è inoltre stata dedicata una panchina rossa a riprova dell’impegno dell’amministrazione nel contrasto alla violenza di genere.Una movimentazione a tutti i livelli che ha riempito di entusiasmo e significato l’estate dei ragazzi, raggruppati in squadre miste di 10 e guidati da un giovane tutor e da un handyman, un volontario adulto con competenze tecniche e artigianali.A ciascun partecipante è stato consegnato un “buono fatica” settimanale del valore di 50 euro da spendere in servizi e negozi di abbigliamento, alimentari, libri, cartoleria, sport e tempo libero che hanno aderito al progetto.L’edizione di Vicenza ha contato quest’anno anche sulla collaborazione con il Coordinamento provinciale Autismi Vicenza, in aggiunta alla già rodata collaborazione con i servizi sociali territoriali, per una sperimentazione votata a rendere il progetto ancora più inclusivo. Una sinergia davvero preziosa che ha permesso la partecipazione al progetto di circa il 30% di ragazzi e ragazze con fragilità: mediamente tre giovani con fragilità in ogni squadra da 10.
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