17 Aprile 2021 - 9.55

Violavano le norme di sicurezza: sequestrato laboratorio tessile

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Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Vicenza ha eseguito il sequestro di un laboratorio dedito alla preparazione di sacchetti in tela per il contenimento dei prodotti calzaturieri e di pelletteria. L’azienda in questione non rispettava le norme di sicurezza, con diverse mancanze sia sul controllo delle strumentazioni elettriche e dei veri e propri dormitori sul posto di lavoro ove i dipendenti dormivano. Il sequestro è avvenuto ai danni di Z.M., 58enne originario della Repubblica Popolare Cinese.

Il sequestro, che ha riguardato la sede dell’azienda e le apparecchiature presenti, è stato eseguito dalle fiamme gialle bassanesi assieme ai funzionari dell’Ispettorato sul lavoro. Questo tipo di ispezioni sono atte a contrastare il fenomeno di “apri e chiudi”, utilizzato in particolar modo da amministratori che aprono aziende e poi le chiudono nel breve periodo, con la conseguente irreperibilità del titolare insolvente verso debiti tributari.

Nel corso dell’ispezione, oltre che il mancato rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza sul lavoro, sono state rinvenute oltre 14 macchine da cucire ad uso professionale, di cui due, utilizzate per il confezionamento di sacchetti in tessuto, collegate alla rete elettrica e con i quadri elettrici aperti con il conseguente pericolo di contatto tra il personale utilizzatore delle stesse e gli elementi in tensione. Inoltre, è stato rilevato che l’ambiente principale del laboratorio, dove i dipendenti, tutti di nazionalità cinese e regolarmente assunti, sono stati trovati intenti a lavorare, era ingombro di una considerevole quantità di materiale semilavorato, consistente prevalentemente in sacchetti in materiale tessile, nonché scatoloni e cascame vario, non rilevando alcuna segnaletica e cartelli indicanti le vie di fuga in caso di emergenza.

Inoltre, il titolare della ditta individuale non era in possesso della certificazione di conformità CE delle macchine confezionatrici di sacchetti in tessuto e delle indicazioni degli interventi manutentivi periodici svolti, non disponeva della certificazione di conformità dell’impianto elettrico, non aveva nominato il medico competente, aveva omesso la sorveglianza sanitaria di tutto il personale, non aveva redatto il Documento di Valutazione dei Rischi, non aveva nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, non aveva provveduto alla formazione, in materia di sicurezza, di tutto il personale, non aveva formato e nominato i lavoratori addetti alla gestione delle emergenze di primo soccorso, evacuazione e lotta antincendio, non aveva la disponibilità della cassetta di primo soccorso, non era in possesso della Certificazione di Prevenzione Incendi e delle adeguate misure di sicurezza adottate in caso di emergenza ed evacuazione dei locali produttivi e, in merito ai mezzi di estinzione incendio, aveva posto tutti i dispositivi in modo accatastato dietro a materiale di scarto (listelli di legno) e senza cartelli identificativi.

Inoltre, sono stati trovati dei locali dormitorio annessi, non idonei all’utilizzo in quanto privi di luce ed aerazione naturale. Alla fine, la Guardia di Finanza a denunciato Z.M. per tutte le violazioni delle norme in fatto di sicurezza. L’azienda è stata quindi sequestrata, assieme a 12 macchine da cucire professionali, due macchine confezionatrici di sacchetti e altre due macchine da cucire non professionale.

Il sequestro è stato quindi convalidato dal G.I.P.

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