27 Giugno 2018 - 11.28

VICENZA – Salotti Urbani, la Vicenza segreta e nascosta

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Un’esperienza altamente suggestiva per scoprire una Vicenza segreta e nascosta. Un’occasione per trasformare spazi meno conosciuti della città in palcoscenici a cielo aperto e per far respirare in ogni suo angolo la magia e la bellezza del teatro. Per una quinta edizione che si preannuncia ricca di suggestioni e poesia, torna “Vicenza Salotti Urbani 5”, l’iniziativa di Theama Teatro per riscoprire in modo alternativo le bellezze del centro storico. Tutti i martedì di luglio, a partire dalle ore 21, antichi palazzi ed incantevoli giardini privati si intrecceranno ad un racconto a più voci sulle nostre “cattive abitudini necessarie”, il dirompente e disincantato fil rouge che quest’anno trainerà i cinque appuntamenti in programma. La rassegna si inserisce nell’ambito di “L’Estate a Vicenza 2018”, un progetto del Comune di Vicenza sostenuto dal Gruppo AIM e realizzato in collaborazione con Theama Teatro, Stivalaccio Teatro, La Piccionaia e Ensemble Vicenza Teatro.

 

Si comincia martedì 3 luglio con lo spettacolo itinerante “IN MEZZO AL MARE – la necessità di sedurre”, che indaga la natura profonda e misteriosa della sensualità femminile, muovendo il pubblico tra i cortili di Palazzo Trissino Lanza, nel quadro storico-architettonico di Contrà Riale. In un’epoca in cui tutto deve essere chiaro, cosa succede se ti svegli una mattina e ti ritrovi improvvisamente a non capire niente, né di te né del mondo che ti circonda, insomma a ritrovarti in balia delle onde e, soprattutto, del fascino femminile, la cosa più indecifrabile che esista. Con Piergiorgio Piccoli, Nautilus Cantiere Teatrale e Simone Piccoli alle tastiere.

 

Martedì 10 luglio, nella Corte Grande di Palazzo Gualdo (Piazzola Gualdi, 7), sarà la lotta per la propria sopravvivenza il tema affrontato, con la giusta dose di critica e ironia, da Theama Teatro in “MIGLIORE – la necessità di diventare cattivi”, che racconterà la piccolezza e fragilità umana di fronte al potere, alla sconfitta e alla vittoria. A volte, se si è troppo, troppo buoni, è meglio diventare cattivi, perché chi è cattivo fa carriera, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure. Almeno così pare. Con Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese e Riccardo Bertuzzi alla chitarra.

 

Si prosegue martedì 17 luglio nel meraviglioso giardino di Palazzo Angaran Vaccari (Contrà San Marco, 39) con “GOLA – la necessità di abbuffarsi”, un reading che, mescolando musica e parole, farà riflettere sul nostro rapporto con il cibo, intorno a cui si concentrano quotidianamente e ineluttabilmente i nostri pensieri e comportamenti. Noi italiani passiamo un sacco di tempo al ristorante. Il cibo è il nostro nuovo dogma e si trova ovunque: in libreria, in tv, all’università; il cibo è un convogliamento culturale senza precedenti. Con Piergiorgio Piccoli, Daniele Berardi e Antonio Gallucci al sax.

 

Cornice dello spettacolo “VOI NON SAPETE COS’È L’AMORE – la necessità di dire quello che non si può dire” sarà lo splendido giardino interno di Palazzo Brusarosco Zaccaria, sede della prestigiosa Biblioteca Internazionale La Vigna (Contrà Porta Santa Croce, 3), dove martedì 24 luglio si indagherà la natura terribile e insondabile delle passioni d’amore. La parola parlata e cantata, il linguaggio delle passioni e dei sentimenti, masticati, divorati, assimilati, e poi restituiti in una forma nuova. Con Anna Zago, Nautilus Cantiere Teatrale e la band “Diverac”.

 

Il ciclo di appuntamenti si concluderà martedì 31 luglio alla presenza del fiume Retrone, in uno stupefacente quanto inaspettato angolo verde del Palazzo Proti-Vajenti-Malacarne – Centro Culturale Proti (Via G. De Proti, 3), dove andrà in scena “YES, I CAN! – la necessità di far carriera”, visto che oggi su tutto affiora un inquietante imperativo: emergere. Tra il comico e il disperato, in nome dell’agognato successo, l’uomo ha la mirabile capacità di scantonare le proprie responsabilità e addossare la colpa ad altri, non importa se è giusto o sbagliato. Con Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli, Alberto Allegrezza alla voce e Francesco Tomasi al liuto.

 

 

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