3 Aprile 2017 - 17.24

VICENZA – Restauratori: Confartigianato incontra i vertici del Ministero dei Beni Culturali

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(Nella foto da sinistra: Alberto Finozzi, presidente Restauratori Confartigianato Vicenza, Gianluca Cavion, vicepresidente di Confartigianato Vicenza, Alessandra Moretti, consigliere regionale, Giuseppe Battaglia, segretario particolare del Ministero dei Beni Culturali, Francesco Scoppola, direttore generale Educazione e ricerca, e l’avvocato Paolo Malaguti)

VICENZA – Aspetti burocratici che rallentano i lavori della Commissione di valutazione delle domande per l’acquisizione della qualifica di restauratore e il problema relativo all’eventuale impugnazione dei soggetti non ammessi: sono stati questi i temi affrontati durante un incontro tra il presidente della categoria Restauro di Confartigianato Vicenza, Alberto Finozzi, accompagnato dal consigliere regionale Alessandra Moretti, dal vicepresidente di Confartigianato Vicenza Gianluca Cavion e dal legale avv. Paolo Malaguti, con il segretario particolare del Ministro dei Beni Culturali, Giuseppe Battaglia, e il direttore generale Educazione e ricerca, l’architetto Francesco Scoppola.

Il presidente Finozzi ha ribadito ai vertici del Ministero il problema legato al fatto che “numerosi enti locali erroneamente ritengono restauratori qualificati solo quanti rientrano nella lista parziale degli 800 diplomati negli Istituti Centrali e Scuole di Alta Formazione del Ministero per i beni e le attività culturali, e non, invece, anche quanti, forti della loro esperienza professionale diretta, sono attualmente sottoposti al vaglio della Commissione”.

Al proposito anche il consigliere regionale Alessandra Moretti ha ribadito come, oltre al fondamentale e indispensabile studio, anche l’esperienza maturata sul campo sua importante.
D’altronde la stessa legge, in fase transitoria, riconosce la qualifica professionale di restauratore di beni culturali non solo a chi si è diplomato presso le Scuole di Alta Formazione del Ministero, ma anche a chi abbia maturato adeguata competenza professionale nel restauro dei beni sottoposti a tutela. Un concetto ribadito dal personale ministeriale, che ha ricordato l’orientamento interpretativo del Codice dei beni culturali precisando che, finché non sarà concluso l’operato della Commissione, gli enti locali non possono escludere dalla partecipazione alle gare per lavori pubblici chi dimostri di aver partecipato al Bando ministeriale. Per rendere ancora più esplicito questo orientamento interpretativo, Confartigianato Vicenza proporrà un formale interpello ministeriale.

Il vicepresidente Gianluca Cavion ha infine auspicato che “la data del 30 giugno quale termine ultimo per la presentazione da parte della Commissione dell’elenco dei restauratori non sia rinviata. Se ciò proprio non fosse possibile, in ogni caso speriamo che la procedura di valutazione avvenga comunque entro tempi ragionevoli”.

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