31 Gennaio 2020 - 12.48

Sequestrata spiaggia di Bibione abusiva. Indagati 2 funzionari comunali

Per essere aggiornato sulle notizie del Veneto iscriviti al gruppo Facebook: VENETO NOTIZIE


Nella mattinata di oggi la Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato un tratto di arenile di oltre 25.800 metri quadri sito sul litorale di Bibione per il reato di occupazione abusiva di area demaniale marittima utilizzata per finalità turistico-ricreative.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Pordenone, hanno riguardato la verifica della regolarità della procedura di gara bandita nel mese di giugno 2016 dal Comune di San Michele al Tagliamento per la nuova aggiudicazione della concessione demaniale marittima per l’utilizzo della spiaggia, già rilasciata nel 2011 a una società con sede nella provincia di Venezia con scadenza a dicembre 2016.
Dai primi accertamenti sono state rilevate irregolarità nel bando di gara in quanto prevedeva l’obbligo per il vincitore di versare al concessionario uscente, entro 30 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione, un indennizzo di 11 milioni di euro, corrispondente al valore dell’impresa titolare della concessione, stabilito sulla base di una perizia prodotta della società uscente.
Tale clausola, peraltro apposta senza che il Comune avesse verificato la congruità del valore di stima, era frutto di un accordo collusivo tra il rappresentante della società uscente, interessato a mantenere la titolarità della concessione, e il funzionario comunale preposto, ed era finalizzato a scoraggiare la partecipazione di eventuali concorrenti alla gara.
A seguito dell’annullamento del bando di gara da parte del T.A.R. di Venezia per effetto del ricorso di un concorrente, il Comune di San Michele al Tagliamento ha reintrodotto però in altra forma la medesima clausola, e nel contempo ha consentito al concessionario di continuare a gestire la spiaggia fino all’estate del 2019 con più provvedimenti di proroga provvisoria a firma di altro funzionario comunale.
Poiché anche il secondo bando di gara era stato impugnato dal concorrente, il funzionario responsabile del Comune di San Michele al Tagliamento aveva rilasciato, in accordo con il concessionario uscente, un provvedimento per estendere automaticamente e indebitamente la durata della concessione fino al 2033.


In realtà, l’imprenditore era in possesso solo di una concessione temporanea e la procedura di rilascio della concessione del 2011, scaduta a dicembre 2016, è risultata non pubblicata e, pertanto, non avrebbe potuto ottenere l’estensione di ulteriori 15 anni.
Al termine delle indagini sono stati denunciati due funzionari pubblici del Comune di San Michele al Tagliamento per abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ed il concessionario per occupazione abusiva di area demaniale marittima, in quanto gestita in assenza di un provvedimento valido ed efficace.

Per essere aggiornato sulle notizie del Veneto iscriviti al gruppo Facebook: VENETO NOTIZIE
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA