1 Settembre 2015 - 10.10

SCHIO – Migranti al De Lellis, Forza Nuova contro il prefetto

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Forza Nuova di Vicenza ha rivendicato lo striscione appeso in nottata all’ex ospedale di Schio, al centro di polemiche perché individuato come luogo nel quale ospitare migranti. Duro il comunicato del gruppo politico vicentino contro il prefetto Eugenio Soldà, che, recita un comunicato firmato dal coordinatore provinciale, Daniele Beschin “in una delle sue sparate, ha dichiarato di voler collocare un numero non precisato di “profughi” clandestini. All’entrata dell’ex ospedale è stato appeso uno striscione che recitava “La vera solidarietà, i profughi a casa di Soldà”.
“E’ alquanto vergognoso -continua Beschin- da parte dello Stato e dei Prefetti, anche solo ipotizzare un accoglienza in una zona che dovrebbe rimanere esclusivamente a servizio della salute dei cittadini, in certi casi, in questo periodo di forte crisi economica, rimasti senza casa e lavoro e lasciati in balia delle loro forze, senza alcun aiuto dallo Stato” “Uno Stato”, prosegue Beschin “che pensa al vitto e alloggio per i clandestini e abbandona il popolo Italiano, un business per onlus e mafie che non guarda in faccia nessuno e ci fa sentire stranieri di una Patria invasa”
Forza Nuova sempre a fianco dei cittadini, è pronta a scendere in strada accanto alla nostra gente, per contrastare questa invasione insostenibile senza regole , perpetrata al nostro territorio.

“Il prefetto Soldà abbia il coraggio di alzare la cornetta e chiamare il ministro degli interni Alfano, facendogli presente che la pazienza è finita e che nella nostra provincia non c’è più posto né per i clandestini né per coloro che sull’immigrazione stanno costruendo un vero e proprio business. Altrimenti faccia i bagagli e se ne vada da Vicenza al più presto.”

Forza Nuova è pronta a rilanciare nelle prossime ore la propria offensiva contro le cooperative e contro quei privati che si stanno arricchendo sulle spalle del popolo italiano e invita tutti i cittadini a segnalare e pubblicare i nomi dei “traditori” e di coloro che stanno mettendo a repentaglio la sicurezza del Paese per soldi”.

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