27 Gennaio 2019 - 13.30

Profugo afgano trovato sotto il rimorchio di un tir

Zanè, ore 09:50 di oggi, via Roma, davanti alla Chiesa di “San Pietro e Paolo”, poco prima dell’inizio della Santa Messa, alcune persone, tra i quali un consigliere comunale, rimanevano sbigottite constatando che da sotto il semi-rimorchio di un autoarticolato che transitava davanti a loro e che si era fermato per chiedere informazioni, era sceso un uomo. Immediatamente i cittadini hanno soccorso l’uomo clandestino, tutto sporco di olio, accompagnandolo presso il vicino patronato, dove è stato rifocillato con una bevanda calda. Quindi il sindaco di Zanè,  Roberto Berti, ha chiesto l’intervento della Polizia Locale che è intervenuta con 3 pattuglie alle 10:15, accompagnando il soggetto in comando ed identificando il conducente dell’autoarticolato, sentito a verbale. In particolare si trattava di un autoarticolato di nazionalità bulgara, condotto da un autista greco, partito da Patrasso venerdì e sbarcato a Venezia alle ore 08 circa di questa mattina. Carico di 120 quintali di peperoni in fusti, avrebbe dovuto consegnarli ad una ditta del thienese.
Il profugo, S.P., uomo 29enne di nazionalità afgana, proveniente dalla provincia di Kapisa (nord est di Kabul), ha dichiarato immediatamente il proprio stato di indigenza chiedendo asilo politico e protezione internazionale. Come da disposizioni della Prefettura e della Questura di Vicenza, dopo la procedura di identificazione ed averlo ulteriormente alimentato e rifocillato, l’uomo è stato accompagnato in una struttura per l’accoglienza in attesa dell’avvio delle procedure previste dalla normativa. Dai primi accertamenti il profugo risulta essere salito nell’intercapedine sopra l’asse posteriore del semi-rimorchio già da Patrasso e di essere rimasto lì per due giorni, fino a Zanè.
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