18 Novembre 2016 - 16.16

PFAS – “Il Tribunale delle Acque accoglie la richiesta del territorio sui PFAS”

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Il Tribunale Superiore delle Acque di Roma, investito dell’impugnazione del decreto di autorizzazione allo scarico del collettore della Regione Veneto, proposta congiuntamente dal Consorzio ARICA e dalle società consorziate (Acque del Chiampo spa, Medio Chiampo spa e Alto Vicentino Servizi spa), all’udienza del 16/11/2016 ha esaminato la richiesta di preliminare sospensione dell’obbligo di immediato adeguamento degli scarichi ai limiti imposti con il provvedimento regionale del 22 luglio 2016.

Il giudice delegato per l’istruttoria ha ritenuto necessario preliminarmente acquisire dalla Regione Veneto ed ARPAV un cronoprogramma che preveda un percorso graduale di adeguamento, corredato dall’ indicazione di quali siano le migliori tecnologie disponibili per l’abbattimento da applicare per raggiungere i limiti prefissati.

Ogni ulteriore decisione è stata rinviata alla nuova udienza fissata per l’11 gennaio 2017 dove saranno esaminati il cronoprogramma e l’indicazione tecnologica richiesti a Regione ed ARPAV.

La domanda del Tribunale accoglie le istanze già formalizzate da ARICA e delle società consorziate, di verificare tempi e modi di individuazione e applicazione delle tecnologie che consentano di raggiungere, in un arco di tempo compatibile con le conoscenze attuali, i valori limite richiesti per le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), tenuto conto che non esistono allo stato conoscenze adeguate e consolidate, soprattutto se si considera che sono sostanze non ancora normate agli scarichi, nè a livello europeo nè tantomeno a livello nazionale.

La decisione del Tribunale assegna a Regione Veneto ed ARPAV il compito fino al 11/01/2017 di aprire un confronto per individuare le ipotesi di lavoro per indicare i sistemi di abbattimento, anche sperimentali, e la graduazione temporale degli interventi in una logica di sviluppo sostenibile.

“Un successo del nostro territorio che è rimasto compatto nel confronto con tutti gli Enti superiori.” – dichiara Alberto Serafin, Amministratore Unico di Acque del Chiampo SpA – “Il tavolo tecnico che nasce sarà il punto di mediazione sostenibile tra le ragioni della salute e quelle delle imprese”

Anche il Presidente del Consiglio di Bacino Giorgio Gentilin, interviene a margine del pronunciamento della Magistratura, sottolineando che “Va apprezzato il buon senso dimostrato dal Tribunale delle Acque che conferma un alto livello di attenzione ad un territorio che vuole crescere in modo sostenibile con una costante sensibilità nei riguardi della salute dei cittadini”.

Il Presidente Antonio Mondardo del Consorzio ARICA, infine, conclude con un pensiero alla Regione del Veneto, ritenendo che “Ho piena fiducia che la Regione saprà individuare la giusta soluzione per uno sviluppo ecosostenibile del nostro territorio. È stata vincente la scelta di ARICA di ricorrere congiuntamente con tutte le tre società consorziate per dare così evidenza di unione del territorio difronte ad una problematica comune”.

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