28 Settembre 2022 - 11.35

LEGA – Il Veneto ribolle, ma Salvini resta. Arrivano i congressi

Per la Lega sono in arrivo i congressi di sezione, provinciali e regionali dopo che ieri a Salvini è stata rinnovata la fiducia nel confronto di via Bellerio con i boss del partito. Questo nonostante il montare del malcontento verso il segretario e le prime voci chiare di contestazione alla sua segreteria. Malcontento espresso non solo dalle vecchie glorie (Umberto Bossi, Roberto Maroni) ma anche da rappresentanti locali di rilievo. Basti pensare all’eurodeputato Da Re che dichiara: «Questa disfatta ha un nome e cognome, Matteo Salvini. Dal Papeete in poi ha sbagliato tutto ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere».

Ciò che hanno ottenuto nel Consiglio Federale di ieri a Milano i delegati presenti (fra cui Zaia e Fedriga) è l’indizione dei congressi nelle città entro la fine di ottobre (ad oggi sono stati rinnovati 767 segretari cittadini sui 1367 totali), successivamente quelli provinciali e regionali. Zaia ha proposto di far votare tutti i tesserati e non solo i delegati, ponendo come prioritario il tema dell’autonomia. Zaia ha chiesto anche un partito più identitario che non sia una semplice riedizione della Lega Nord, sottolineando che il crollo dei consensi non può essere addebitato solo alla partecipazione al governo Draghi ma anche a problemi interni al partito.


 

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