16 Settembre 2021 - 17.16

La leghista Mattiello paragona il green pass ai certificati di Hitler: raffica di contestazioni

Che la Lega abbia una linea ambigua su vaccini e green pass non è una novità. Di fronte al leader leghista Salvini che non vuole perdere i voti dei no vax e critica un giorno sì e un giorno no il Green Pass, tanto da subire distanziamenti più o meno velati dai governatori, che hanno dovuto gestire direttamente e da un anno e mezzo i disastri causati dal covid, alcuni consiglieri prendono coraggio ed esternano via social la loro opinione con associazioni che fanno discutere. E’ il caso della consigliera entrante della Lega Franca Mattiello, che prenderà il posto di Filippo Busin e che ha paragonato il green pass ai certificati di Hitler.

Molte le contestazioni da sinistra e silenzio imbarazzato da Centrodestra.

“Ci risiamo -scrive il consigliere di Quartieri al Centro (Vicenza) Raffaele Colombara – puntualmente membri dell’Amministrazione Comunale si lasciano andare a dichiarazioni folli ed irrispettose in un contesto già complesso di suo.L’ultima ha la firma di Franca Mattiello, subentrante consigliera leghista, che paragona il Green Pass all’Ahnenpass di Hitler (un “passaporto genealogico” che certificava l’appartenenza alla razza ariana) Oltre a essere fuori luogo, la dichiarazione si dimostra pure parecchio ignorante.Il Sindaco Rucco, come al solito, scompare e non prende posizione dimenticando il valore del suo ruolo di autorità sanitaria e dimostrando, ogni giorno di più, la sua debolezza. Ma ciò che è grave è che Vicenza finisca nuovamente alla ribalta nazionale per questi atteggiamenti che recano solamente danno alla nostra Città. Dopo i post fascisti, omofobi, deliranti, si aggiunge una nuova pagina allo sfascio firmato Amministrazione Rucco.La nostra Città, i suoi abitanti e la sua storia, meritano di più.

Scrive il consigliere regionale del PD Giacomo Possamai: “Paragonare il green pass al certificato di razza ariana istituito da Hitler è semplicemente assurdo. Chi fa simili paragoni non dovrebbe stare nelle istituzioni, è molto semplice”. Così Giacomo Possamai, capogruppo del PD Veneto, interviene sul caso della neo consigliera comunale leghista di Monticello Conte Otto che ha condiviso un post sui social facendo la spericolata equiparazione. 

“Basterebbe leggere un libro di storia per capire cosa significava avere o meno quel certificato: davvero vietare l’accesso a determinati luoghi per tutelare la salute pubblica o spedire la gente nei lager sono due cose minimamente confrontabili? Purtroppo non si tratta di un episodio isolato: avere dei dubbi su un provvedimento ed esprimerli è legittimo, fortunatamente siamo in democrazia, ma certe affermazioni sono semplicemente fuori dal mondo. Nell’universo dei ‘no pass’ ormai si legge di tutto senza il minimo pudore, è però ben più grave però se chi fa queste affermazioni siede in un’assemblea rappresentativa. Come è grave delegittimare il ruolo della stampa, accusandola tra le righe di montare il dramma della pandemia come nelle peggiori teorie cospirazioniste”.

“Finora la posizione nazionale della Lega sui green pass è stata piuttosto ambigua e ondivaga, ma sono certo che dichiarazioni del genere siano intollerabili anche per loro. Cosa ne pensano quindi il presidente Zaia e il sindaco di Vicenza Rucco, impegnati da un anno e mezzo sul fronte dell’emergenza Covid? Mi auguro quindi che prendano le distanze e siano conseguenti. Il Consiglio Comunale nella giornata di oggi deve votare sulla surroga del consigliere Busin facendo entrare Franca Mattiello: davvero al sindaco va bene avere in maggioranza una persona che insulta in questo modo il lavoro dei medici e delle istituzioni da un lato e dei giornalisti dall’altro?”.

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