11 Febbraio 2022 - 14.13

La guerra del Prosecco tra Italia-Croazia in Parlamento Europeo

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La guerra del Prosecco – Prosek tra Italia e Croazia sarà all’ordine del giorno della seduta Plenaria del Parlamento Europeo in programma giovedì 17 febbraio a Strasburgo. 

L’iniziativa è stata promossa dall’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto che, a nome del gruppo “Identità e Democrazia”, ha presentato una ‘interpellanza principale’ che è stata approvata dalla Conferenza dei Presidenti e iscritta all’ordine del giorno della prossima Plenaria.

“L’avevo promesso a settembre e dopo mesi di lavoro, nonostante le resistenze croate, abbiamo centrato il primo obiettivo: portare il caso Prosecco – Prosek sotto i riflettori dell’intero Parlamento riunito in seduta Plenaria, perché tutta Europa deve rendersi conto della fraudolenta e illegittima richiesta di riconoscimento della denominazione Prosek, che è palesemente in conflitto con la DOP Prosecco e con tutte le normative UE che tutelano i prodotti a denominazione di origine protetta – spiega l’eurodeputata Bizzotto – La scandalosa decisione della Commissione UE di avviare l’iter per il riconoscimento del Prosek rappresenta un precedente pericolosissimo che mette seriamente a repentaglio l’intero sistema europeo delle DOP e IGP”.

“Alla discussione in Plenaria sarà presente e interverrà anche la Commissione Europea che, dopo la folle decisione di pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale la richiesta della Croazia, si è distinta per una preoccupante latitanza, dato che non si è ancora pronunciata sul dossier pur essendo passati 3 mesi dal deposito dei ricorsi anti Prosek presentati a Bruxelles con un grande lavoro di squadra da parte di tutto il sistema Italia” continua la leghista Bizzotto, membro della Commissione Agricoltura.   

“Giovedì prossimo aspettiamo al varco la Commissione UE perché è finito il tempo dei tentennamenti – conclude l’europarlamentare Mara Bizzotto – L’Europa deve dire chiaramente NO alla truffa del Prosek croato che è una colossale operazione di taroccamento contro il Made in Italy, contro gli oltre 8.000 produttori italiani di Prosecco e contro i consumatori di tutto il mondo. Deve essere chiaro a tutti che l’unico vero Prosecco, riconosciuto e tutelato dalle denominazioni Doc e Docg, è quello prodotto nelle nostre terre. Siamo pronti alla barricate per difendere il nostro Prosecco”.

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