17 Novembre 2022 - 12.30

Fasce deboli vittime di truffe e raggiri: come difendersi – Il vademecum dei carabinieri

Che al centro di truffe di ogni genere siano soprattutto le persone di “una certa età” non deve
stupire. Spesso sole in casa, ben disposte anche verso chi non si conosce, attratte da false novità o
intimoriti da simulati rischi, si lasciano coinvolgere da proposte e iniziative che definire rischiose
non è esagerato, come ben sa chi di creativi e fantasiosi sfruttatori è stato vittima. Ciò, nonostante i
ripetuti casi di cronaca, spesso opportunamente e giustamente enfatizzati dalla cronaca giornalistica.
In realtà, basterebbe osservare con più attenzione alcuni comportamenti all’apparenza normali,
anche se magari un po’ insoliti, per rendersi conto di come siano tutt’altro che credibili.


Attenzione
Prima di tutto, bisogna tener presente che occasioni, iniziative, offerte all’apparenza vantaggiose
non vengono mai proposte durante un incontro occasionale. È facile invece che si tratti di una
truffa. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati
telefonicamente, ma l’obbiettivo del malintenzionato è sempre lo stesso.
Diffidare dalle apparenze
Apparenza distinta, sorriso cordiale, uniformi o divise più o meno attendibili, i truffatori si
presentano sempre con un aspetto tranquillizzante o, diversamente, paventando un imminente
rischio per l’incolumità della vittima o per i suoi familiari. Tutto questo per conquistare la fiducia e
soprattutto per introdursi in casa, pronti ad appropriarsi di denaro o gioielli. Ciò accade sia che
l’incontro sia di persona, sia durante contatti telefonici.
Non aprite quella porta
Il cancello, il portone o la porta di casa non si aprono agli sconosciuti! Occorre sempre controllare il
visitatore dallo spioncino, da una finestra al piano terra, dal videocitofono. Una cosa deve essere
chiara, una volta per tutte: un funzionario del Comune, delle Poste, un incaricato dell’INPS o
dell’INAIL, un tecnico del gas o della luce, non si presenta mai in casa vostra senza un preavviso,
né tantomeno spetta a lui la riscossione delle bollette o il controllo dei pagamenti. Contrariamente,
la sua reale visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione scritta, ricevuta via posta, in
cui ne viene specificato il motivo.
Mai in contanti
È bene inoltre sapere e chiarire che nessun Ufficio Pubblico, ente di riscossione, funzionario,
tecnico, avvocato, appartenente alle Forze dell’Ordine è autorizzato a riscuotere denaro in contante,
né tantomeno gioielli o oro come contropartita.
Il tesserino non basta
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di
banca, i cui servizi vengono offerti esclusivamente presso gli sportelli o per corrispondenza. Alla
porta c’è un rappresentante delle Forze dell’Ordine, con un tesserino di riconoscimento a
giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia, Guardia di
Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con le auto di servizio.
Il telefono squilla
Quando operano al telefono, i truffatori possono agire indisturbati. È bene tener presente che INPS,
INAIL, e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni
amministrative. Niente conversazioni o confidenze con queste persone il cui fine è solo carpire utili
informazioni sulla vittima. La più classica delle truffe al telefono? La chiamata di sedicenti avvocati
o appartenenti delle Forze dell’Ordine che chiedono urgentemente denaro per un familiare in
difficolta: un incaricato verrà a prelevarlo, magari disposto ad accompagnare la vittima al Bancomat
più vicino. Non pagare, in nessun caso!
In caso di necessità, reale o presunta, non esitare a chiamare il 112. Il numero è gratuito,
l’Arma dei Carabinieri sempre pronta ad aiutare.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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