12 Ottobre 2021 - 9.58

Covid, Crisanti: “Contagi troppo bassi, in Italia i conti non tornano”

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I conti del Covid, in Italia, non tornano. Ne è convinto Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova. “Oggi nel nostro Paese abbiamo 30-40 decessi al giorno, a fronte di un numero ridicolo di infezioni”, ha detto ieri il microbiologo a 24 Mattino su Radio 24. “Evidentemente c’è una discrepanza ingiustificabile perché in tutti gli altri paesi d’Europa e del mondo il rapporto è di uno a mille rispetto ai numeri dei casi e dei decessi”, ragiona Crisanti. “Significa che dovremmo avere anche noi un numero molto più grande di contagi e non si capisce situazione”. Quindi il professore lancia un monito: “La gente pensa ‘abbiamo 1000 casi, è finito tutto’, invece non è finito tutto”. Nessun complotto, ovviamente. Secondo Crisanti il problema è nella strategia dei test: “Quello che conta è chi fa i tamponi, se noi nel computo mettiamo tutta la gente che si fa il tampone perché deve andare a lavorare, fa il tampone per lasciapassare sociale, è chiaro che lì le incidenze sono bassissime”. Al contrario “se i tamponi vengono usati, ad esempio per la sorveglianza nelle classi, il risultato è completamente diverso”.

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