21 Maggio 2023 - 13.40

Cicero is back

Il day after degli accordi con le liste minori finisce oggi. Zoppello con Possamai e Cicero con Rucco.

I due ex assessori di centrodestra candidati sindaci, al ballottaggio andranno in soccorso di destra e sinistra, provando a trascinare il consenso conquistato al primo turno. Se ci riusciranno, lo vedremo tra una settimana. Il dato di oggi è che questo ballottaggio si gioca sulla scelta tra Rucco e Possamai, molto più che su quella politica, cioè destra contro sinistra. Perchè un po’ di destra a sinistra c’è, Zoppello, Lunardi, Tosetto, mentre a destra rientra Claudio Cicero in forma ufficiale con un vero e proprio apparentamento, ma di sicuro non c’è sinistra.

La partita, a questo punto, si fa ancora più interessante, perchè la sfida per i contendenti sarà convincere nell’ultima settimana un elettorato pigro e, per certi versi, disilluso rispetto al futuro. E l’astensione lo dimostra. Se Possamai riesce a persuadere i vicentini di non essere, non tanto il dirigente PD che è, ma, come è successo al primo turno, il punto di attrazione di mondi diversi, mondi che vogliono provare con lui a fare la rivoluzione, in una città che le rivoluzioni non le ha mai fatte.

E’ in fondo, la sua scommessa, giocare sull’alone di rottura e cambiamento che gli è stato disegnato e poi trasferito all’elettorato, poi magari ci riesce.

Sarebbe il primo ed entrerebbe nella storia.

Ma se il cambiamento è il niet ad accordi o apparentamenti, che poi diventa un “a meno che non troviamo convergenze sul mio programma” e finisce con Zoppello e Lunardi pretoriani, andiamo in contraddizione. Quindi niente duri e puri. Nè da una parte, nè dall’altra. Tutti ugualmente al lavoro per recuperare i dispersi del primo turno. Chi la racconta in un modo, chi in un altro, ma la sostanza resta quella.

Oggi Francesco Rucco ha ufficializzato addirittura l’apparentamento con la lista a 360° di Cicero, che svolta di 180 e torna nella casa comune del Centrodestra perché, evidentemente, anche lui ha trovato la “convergenza politica e programmatica”, però con il sindaco uscente. Da qualche parte si dirà che è solo questione di poltrone, e probabilmente c’è del vero. Per tutti però, perché nè l’uno nè l’altro possono vantare verginità perse da tempo. Nel gioco della politica dei ballottaggi ci sta da una parte e dall’altra.

Cosa cambia con questi accordi? Cicero sull’Alta Velocità sparisce rispetto al pallore di Zoppello, per personalità e storia, e sarà su questo che si batterà per i giorni che ci separano dalle urne. Giocherà con Rucco la carta del rapporto diretto con il ministro Salvini e, se c’è uno straccio di possibilità di ridurre il danno dell’attraversamento del treno in città, quello è in capo alla filiera del centrodestra e della determinazione di Claudio. Difficile che Zoppello possa vendere una forza contrattuale che non ha, se non quella di tenere insieme i comitati moderati del No Tav.

Questa è l’unica differenza nel valore dei due accordi. Per capire se sarà determinante per rovesciare il dato del primo turno, dovremo attendere qualche giorno e vedere come se la giocano i due protagonisti, Rucco-Possamai, ma anche i nuovi ingressi nelle loro squadre Cicero-Zoppello.

Intanto ci prenotiamo i pop corn per l’ultima settimana di maratona.

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