5 Maggio 2016 - 18.35

VICENZA – M5S all’attacco su costo acqua e voragini in città

voragini

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere del Movimento 5 Stelle in Comune a Vicenza, Luciana Zaltron. La capogruppo dei pentastellati interviene sulla questione delle voragini che si creano in diversi punti della città e sul costo ell’acqua.
Scrive Zaltron: “Due notizie in questi giorni riguardano Acque Vicentine:
-buche e cedimenti sulle strade per affossamento di tombini o cedimento di tubature sotterranee, e non è la prima volta;
-dichiarazioni del Direttore Trolese: 5.000 abitanti non sono collegati all’impianto di depurazione.
Ricordiamo l’articolo di inizio 2016 dove si rilevava che l’acqua di Vicenza è tra le più costose del Veneto, la seconda più cara della regione, con un importo che supera la media nazionale.
L’articolo illustrava che la tariffa è calcolata per coprire sia i costi di gestione – dalla manutenzione alla riparazione – sia gli investimenti per ampliare e potenziare reti ed impianti. Acque Vicentine commentava che circa metà delle bollette è usata per interventi sul territorio. 14 milioni spesi nel 2015 e 90 milioni dal 2007 al 2013.
E quindi ?
E’ giusto passato un anno dalla voragine di Via Pepe, oggetto di una nostra interrogazione, e oggi questa situazione sembra dimostrare che Acque Vicentine non ha un piano di manutenzione straordinaria con sostituzione delle condotte e separazione delle reti.
Torniamo a chiedere con insistenza ad Acque Vicentine: che fine ha fatto il progetto di separazione delle reti nella città di Vicenza, iniziato più di 10 anni fa?
Per quanto tempo ancora dovremo ascoltare la “lezioncina” degli investimenti, del costo delle riparazioni e della complessità degli interventi ?
Un’azienda dell’acqua pubblica, le cui entrate sono le bollette, i cui costi sono definiti a priori, non deve essere in perdita, ma non dovrebbe fare utili elevati altrimenti significa, con tutta probabilità, che non si riesce a fare gli interventi con le somme a disposizione o, in alternativa, che si chiedono troppi soldi agli utenti.
I soldi per fare i lavori in questi anni sono stati accantonati: i cittadini di Vicenza hanno pagato le bollette “salate” che Acque Vicentine ha inviato loro, per cui ora si facciano i lavori per i quali abbiamo pagato.
Pertanto si produca una volta per tutte un piano di risanamento delle fognature cittadine che la città aspetta da anni e che è un dovere della suddetta società produrre e mettere in atto, utilizzando le risorse economiche che sono state date in questi anni attraverso le bollette.
Quanti gruppi di 5000 persone avremmo collegato alle fognature comunali con tutte le tasse che sono state pagate sugli utili che avete prodotto?
Meno utili e più opere…… sarebbe gradito !”

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