27 Gennaio 2023 - 9.44

VICENZA – Carte false per il reddito di cittadinanza: sequestrati beni per 14 mila euro a cittadino straniero

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Gruppo di Vicenza, a seguito dell’esecuzione di specifici controlli, finalizzati alla verifica della sussistenza dei requisiti di legge previsti nei confronti dei beneficiari del “Reddito di Cittadinanza”, hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica un cittadino di origine peruviana, per aver indebitamente beneficiato del sussidio, dall’ottobre 2020 al marzo 2022, per un importo di oltre euro 14.000.

Gli accertamenti esperiti hanno consentito di rilevare come lo stesso abbia omesso di indicare, nelle dichiarazioni sostitutive uniche utilizzate per la fruizione del beneficio in parola, un componente del nucleo familiare, nonché i “redditi da lavoro dipendente” percepiti, oltre ad aver falsamente dichiarato di essere stato residente nel territorio italiano per almeno 10 anni (di cui gli ultimi due in modo continuativo), condotte che comportano la revoca del beneficio con conseguente recupero dello stesso e segnalazione alla Procura della Repubblica.

La ricostruzione effettuata dai finanzieri è stata positivamente valutata dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale che, condividendo gli esiti investigativi e la richiesta della Procura berica, ha emesso un Decreto di sequestro preventivo per un importo pari al beneficio illecitamente percepito, ovvero circa euro 14.000.

La Guardia di Finanza prosegue la propria azione di contrasto ai fenomeni di indebito accesso a erogazioni pubbliche e a prestazioni assistenziali che minano la coesione sociale, generando iniquità a danno dei cittadini davvero bisognosi del sostegno pubblico, vanificando il corretto impiego dei fondi pubblici.

Sono stati circa 80 gli interventi condotti dalle Fiamme Gialle di Vicenza in tema di indebita percezione del reddito di cittadinanza, per un totale di oltre 520.000 euro di illeciti; 55 responsabili denunciati alla Autorità Giudiziaria, oltre 420.000 euro percepiti illecitamente, cui si aggiungono più di 100.000 euro la cui erogazione è stata bloccata presso gli Enti erogatori.

Si rappresenta che, con riferimento alle ipotesi penalmente rilevanti, la misura è stata eseguita su delega della Autorità Giudiziaria nella fase dell’indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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