7 Ottobre 2015 - 11.00

VENETO – Lavoro e occupazione, qui si sta meglio!

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Occupazione, in Veneto si sta meglio. Nel secondo trimestre del 2015 il tasso di disoccupazione in Veneto è sceso a 6,6% rispetto al 7,4% del trimestre precedente, mentre quello di occupazione è salito dal 62,9% al 64,1%. Ad eccezione del Trentino Alto Adige, che ha statuto speciale, il Veneto è la regione con il più basso tasso di disoccupazione in Italia.
Il presidente della Regione Luca Zaia commenta con moderata soddisfazione gli ultimi dati sul tasso di disoccupazione (sceso al 6,6%) e di occupazione (salito al 64,1%) resi noti dalla Sezione Sistema Statistico.

“Questo timido accenno di ripresa – aggiunge Zaia – è merito solo dei nostri imprenditori che si spaccano la schiena per restare competitivi sui mercati con prodotti di riconosciuta qualità. Le politiche regionali sono un sostegno in questa direzione e per l’accesso al credito, ma se il governo vuole veramente favorire la ripresa ci deve dare la possibilità di applicare fiscalità di vantaggio, deve abbassare sul serio la pressione fiscale, deve introdurre concretamente i costi standard e non limitarsi a fare annunci, deve dare un taglio netto alla burocrazia e agli adempimenti richiesti alle aziende”.

“Bene quindi il calo dei disoccupati – conclude il presidente veneto – anche se il loro numero, 145 mila, è ancora drammatico. Problema nel problema è l’elevata presenza fra questi di stranieri disoccupati, a cui va ad aggiungersi il continuo arrivo di ulteriori flussi senza controlli, senza competenze e senza alcuna prospettiva di lavoro. Anche sui flussi in ingresso il governo dovrebbe darsi una regolata per non mettere a rischio una ripresa che sta muovendo solo ora i primi, incerti passi. Solo con un Veneto che traina l’economia, insieme a poche altre regioni, l’Italia può uscire dalla crisi”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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