28 Settembre 2015 - 17.07

VENETO – E' guerra con Roma sulla sanità, la Regione ricorre alla Consulta

Doctor rushing in hallway

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“Con un po’ di buon senso del Governo, e un po’ di più coraggio da parte di alcune Regioni, lo scontro giuridico, secondo noi sacrosanto, si sarebbe potuto evitare. Risparmiare si doveva, bastava farlo nel modo corretto, applicando i criteri e i costi standard, come peraltro previsto dalla legge e promesso con la solita dicotomia tra il dire e il fare, sia dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sia dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Adesso è tardi. Zaia ha fatto benissimo. Dobbiamo difenderci con tutte le armi possibili dallo sfascio della buona sanità che si sta perpetrando”.
Con queste parole, l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Luca Coletto commenta la decisione, assunta oggi dalla Giunta regionale su proposta del Presidente Luca Zaia, di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le legge nazionale che contiene i tagli in sanità.
“Dissi in tempi non sospetti, fin dal confronto in Commissione Salute con i colleghi delle altre Regioni – aggiunge Coletto – che si andava prefigurando una situazione nella quale sarebbe stata a rischio anche l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, come effetto a cascata della mannaia che si voleva far calare indiscriminatamente sulla spesa di chi già aveva dimostrato di saper spendere e chi invece continuava a spendere troppo e male, intaccando così il diritto costituzionale alla salute universalistica in Italia. Ora vedremo cosa ne pensano i Giudici della Consulta, ma sono ragionevolmente fiducioso, perché la Costituzione è prima di tutto il baluardo per la difesa dei diritti del cittadino, e nel caso dei tagli in sanità di violazioni di questi diritti ne vedo più d’una, una più grave dell’altra”.

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