19 Maggio 2016 - 15.47

VENETO – 22 mila profughi, 13 mila sono ‘fantasmi’

migranti

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Si torna a parlare di immigrazione e di accoglienza e il presidente Veneto Zaia interviene per commentare l’evoluzione della situazione migratoria in Veneto, dove in questi giorni spicca quello che sta diventando un vero e proprio “caso Treviso”.
“La tanto osannata accoglienza, quella in generale e peggio ancora la cosiddetta accoglienza diffusa, sono un grave fallimento. Treviso docet, ma si doveva pensarci prima, con raziocinio e senza arrendevolezza verso il dilettantismo e improvvisazione statale da tempo evidentissimi, ed ora scoperto con furore anche da tanti suoi paladini”.
“I dati in nostro possesso – rivela il Governatore – dicono che nella Marca sono presenti 1.532 immigrati, ai quali vanno aggiunti gli 830 del bando 2016 emesso dalla Prefettura, pari a 2.362. Questa cifra, unita ai 2.413 fantasmi arrivati e ad oggi irreperibili, porta il totale a 4.775 che, diviso tra i 95 Comuni della provincia, significa una media di più di 50 profughi per Comune. Si facciano pure le dovute percentuali tra Comuni più grandi e più piccoli – incalza il presidente – e si vedrà che l’accoglienza diffusa è comunque improponibile, e lo è stata fin dall’inizio, perché in realtà di mille o duemila abitanti come tante delle nostre, anche 10 o 20 impattano su tessuti sociali dove i Sindaci, strangolati dai tagli nazionali, non riescono più ad aiutare nemmeno due o tre famiglie residenti bisognose”.
“Gli effetti di un fallimento annunciato – aggiunge il Presidente del Veneto – si vedono oramai ovunque, con caserme-ghetto, soluzioni estemporanee, come l’Hotel Carletto alle porte di Treviso in una zona fortemente abitata e con proprio Treviso che, per non aver chiuso la stalla prima che i buoi scappassero, sta per essere la città con il maggior numero di migranti richiedenti asilo: i 181 ‘storici’, più i 437 della caserma Serena, più i 138 dell’Hotel Carletto”.
“Rendo noto – prosegue – che a tutto il 9 maggio scorso gli immigrati mandati in Veneto dal Governo erano 21.821 (quelli che in gergo tecnico vengono definiti “arrivati”); quelli realmente presenti nelle strutture temporanee erano 8.701. Significa 13.120 fantasmi che nessuno sa dove siano, cosa facciano, se stiano soffrendo o delinquendo. La risposta vera, veramente solidale non è questa. E’ portare aiuti nei Paesi dove i flussi si originano, realizzare campi di accoglienza sulle coste del Nordafrica dove dare assistenza ai bisognosi veri, aprendo poi per loro reali corridoi umanitari; dove dare a tutti un nome abbinato a un volto e a una storia credibile; dove riconoscere e bloccare all’origine i migranti economici, che non hanno diritto d’asilo e che oggi sono circa i 2 terzi del totale”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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