16 Luglio 2021 - 9.55

POLITICA – Possamai attacca, Celebron risponde

Dura botta e risposta tra Giacomo Possamai (PD) e Matteo Celebron (Lega) sulla vicenda del Parco della Pace di Vicenza, sulla discussione della intitolazione – Forza Italia per voce di Roberto Cattaneo avrebbe ipotizzato di cambiare il nome al Parco – e sul futuro del polmone verde cittadino. Di seguito pubblichiamo i loro interventi integralmente.

“È surreale che la maggioranza pensi di cambiare nome al Parco della Pace, giustificandosi con la necessità di trovare ‘qualcosa’ di più attinente con la città. In realtà fanno un torto proprio alla storia recente di Vicenza: quell’area nasce dalla battaglia pacifica dei vicentini contro la nuova base militare. È un nome con un valore simbolico forte, legato a una mobilitazione popolare durata anni, che ha portato a ottenere dallo Stato la concessione di una parte dell’ex aeroporto per realizzare un grande parco urbano, durante l’amministrazione Variati. La Giunta Rucco anziché giocare a Scarabeo con i possibili nomi del parco, dovrebbe preoccuparsi e lavorare per renderlo fruibile in tempi rapidi rispettando il cronoprogramma, anziché perdersi in discussioni francamente ridicole”. Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Giacomo Possamai interviene così sulle polemiche legate alla modifica del nome dell’area di 630mila metri quadri acquisito in concessione dal Comune nel 2011, con sindaco Variati e poi passato definitivamente dal Demanio alla città sei anni dopo, nel 2017. “Definire la pace come un tema ideologico o divisivo è semplicemente assurdo. Non stiamo parlando di un parco dedicato a un pericoloso sovversivo o a una figura controversa; eppure fin dal suo insediamento la maggioranza tira fuori periodicamente la questione, dopo aver promesso stravolgimenti al progetto originario, frutto di un importante percorso di partecipazione, per fortuna mai realizzati”. “E proprio in nome della partecipazione – aggiunge – è impensabile che sia una singola parte politica o anche la commissione Toponomastica a decidere un eventuale cambio di intitolazione: nel malaugurato caso che il sindaco Rucco, finora silente, volesse proseguire su questa linea è giusto che siano i cittadini a scegliere con una consultazione popolare”.

Così il Capogruppo PD in Consiglio Regionale, a cui immediatamente risponde frontale il segretario provinciale della Lega, Matteo Celebron,

“C’è chi lavora per il bene della città e c’è chi aspetta la news di un giornale per ricordarsi di intervenire sulla politica di Vicenza,” – dichiara il vicesindaco, Matteo Celebron, – “e Giacomo Possamai non riesce a farsi una ragione di essere assolutamente ininfluente sulle scelte cittadine. Legge il giornale e fa un comunicato stampa come se fosse questo il problema. Allora è utile ricordare che il Parco della Pace è la rappresentazione dei tanti fallimenti di cui ha fatto parte il capogruppo del PD Possamai, la plastica espressione dell’attitudine all’incompiuta del Centrosinistra. Nei dieci anni di maggioranza PD, la città di Vicenza non ha realizzato nulla, ha solo sfruttato l’onda lunga della protesta contro il Dal Molin per poi consentire la realizzazione della base americana, ha silenziato il movimento di protesta con la promessa del Parco ed ha lasciato alle amministrazioni successive un debito pesantissimo che le nostre generazioni dovranno gestire. Davvero dobbiamo parlare del titolo del Parco? Davvero Possamai pensa che la discussione in atto nella maggioranza sia quella sui nomi? Dovrebbe verificare le sue fonti prima di prendere la penna in mano e supporre che alla sua destra ci siano solo dilettanti e improvvisati, perchè è lo stesso pregiudizio che gli ha fatto perdere sia le Primarie che le Elezioni del 2018”

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