15 Giugno 2022 - 12.19

PILLOLE DI ECONOMIA – In Russia chiude Mc Donald’s, apre Vkousno i Totchka

di Umberto Baldo

Inutile negarlo: dici McDonald’s e dici America.
Così come Coca-Cola ha accompagnato il secolo americano e oltre, seguendo passo a passo l’avanzata delle truppe americane vittoriose nella Seconda Guerra Mondiale con l’invasione pacifica delle sue bollicine, così McDonald’s ha un posto d’onore nell’immagine del Paese che ha inventato il fast food, con generazioni di persone che sono cresciute all’ombra dei due archi dorati che formano la grande M del marchio.
Come buona parte delle aziende Usa, anche Big Mac ha lasciato la Russia dopo l’attacco all’Ucraina, e ricordo che quando ho letto la notizia ho pensato che questo abbandono avrebbe potuto dare un qualche fastidio a Vladimir Putin, in quanto avrebbe potuto offuscare la sua immagine sui millenials russi.
Non so se questa preoccupazione sia stata fatta propria anche al Cremlino, fatto sta che in tempi sorprendentemente rapidi gli ex ristoranti della catena di fast food nella Federazione Russa, acquisiti dalla società Sistema Pbo, sono stati ribattezzati “Vkousno i totchka“, ovvero “Delizioso e basta”, e non casualmente a mio avviso hanno riaperto il 12 giugno, giorno della festa della Russia, a partire da un luogo simbolico, Piazza Pushkin a Mosca, dove venne aperto il primo storico punto vendita McDonald’s oltre trent’anni fa.
Non casuale a mio avviso neanche lo slogan della nuova catena: “Il nome cambia, l’amore rimane”.
Ed il logo?
Ovviamente del tutto nuovo, due bastoncini e un cerchio, che rappresentano in forma stilizzata due patatine fritte ed un hamburger.
Al di là di tutto, in particolare degli aspetti emotivi dell’avvicendamento, si tratta di una operazione squisitamente economica.
Gli oltre 850 punti vendita McDonald’s presenti in Russia sono stati rilevati da Alexander Govor, che non è nuovo nel settore, in quanto era concessionario dell’azienda americana dal 2015, e ne gestiva già più di venti fast food in Siberia.
Sicuramente positive per i 51mila ex dipendenti della McDonald’s sono state le rassicurazioni di Govor che nessuno di loro perderà il posto di lavoro.
Quindi, quando la guerra finirà, se vi troverete in Russia per turismo o per lavoro, e vi verrà un’irresistibile voglia di un hamburger con patatine fritte, non avrete che da cercare l’insegna di un Vkousno i Totchka.
Magari anche solo per fare un confronto gastronomico.
Umberto Baldo

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