17 Novembre 2023 - 11.01

Oggi è il Gatto Nero Day, la festa del gatto nero… meraviglioso felino

(Nella foto la nostra mascotte ‘Pono’)

Oggi, 17 novembre, è la Giornata del gatto nero o gatto nero day. Torna questa ricorrenza e come sempre qualche lettore ci offre foto e spunti di riflessione. Quest’anno una nostra assidua lettrice ci invia la foto del suo gatto (‘Pono’). Si tratta di A.P. una arzilla e molto particolare anziana di 83 anni. Donna di innata eleganza e dai modi garbati (mai una parola fuori posto e mai una parolaccia, tanto che si vanta di aver denunciato alle forze dell’ordine un uomo che bestemmiava), ama i gatti e vanta origini nobili. Il suo amore per il felino Pono è talmente smisurato che ci ha confessato di aver scelto spesso l’animale rispetto ad amici e compagni. Non solo, è convinta che il suo gatto sia una reincarnazione di Tamerlano, condottiero mongolo vissuto nella seconda parte del XIV secolo che conquistò gran parte dell’Asia Centrale, fondando l’impero timuride. E che Pono sia battagliero lo dimostra la baldanza e l’audacia con cui il piccolo puma (racconta A.P.) ha affrontato una cagnolina psicopatica di nome Lupita che l’aveva attaccata.

Al di là delle convinzioni della simpatica ed inquietante nobildonna sulle precedenti vite del suo gatto, Pono è la nostra mascotte per questa ricorrenza, che ha anche l’obiettivo di smentire il luogo comune che associa al gatto nero la sfortuna.

Come abbiamo avuto modo di spiegare nell’articolo pubblicato lo scorso anno, a questo colore sarebbe associata anche la resistenza fisica del gatto, secondo uno studio realizzato dall’US National Cancer Institute. Il gatto nero, infatti, avrebbe una minore propensione a contrarre determinate malattie. La festa del gatto nero è stata istituita dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) che ha l’obiettivo di fare conoscere i pregi di questa tipologia tanto amata per la sua naturale eleganza ma anche associata a superstizioni.

L’origine delle superstizioni sul gatto nero (fonte: petpassion.tv):

  • Nel 1200 Papa Gregorio IX associò il gatto nero alle streghe considerandolo come il loro più fedele amico. Leggende popolari sostenevano, infatti, che le streghe fossero in grado di trasformarsi in gatti, neri, ovviamente. Papa Gregorio IX emanò pertanto una bolla nella quale incentivava lo sterminio di questi felini, considerati come vere e proprie figure demoniache.
  • Nel Medioevo il principale mezzo di trasporto era la carrozza trainata da cavalli, i quali, nelle notti più buie, non vedendo i gatti neri attraversare il loro percorso, ne rimanevano scioccati dai luminosi occhi gialli e, conseguentemente, si imbizzarrivano. Da qui la credenza popolare che passare per una strada in cui ha attraversato un gatto nero porti sfortuna.
  • Gli abitanti di villaggi costieri, non appena vedevano sbucare un gatto nero, si davano all’allarme poiché questa tipologia di felini era particolarmente amata dai pirati che li consideravano come portafortuna e li portavano a bordo delle navi per cacciare i roditori rintanati nelle stive.
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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